
Regime Forfettario: la guida per la tua partita Iva
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Cosa sapere per applicare il Regime Forfettario
Scopri come funziona il regime forfettario, quali sono i requisiti necessari per accedere, i vantaggi fiscali e come aprire la Partita IVA.
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Sono pensate per liberi professionisti, freelance e piccoli imprenditori artigiani e commercianti.
Cos’è il regime forfettario 2025 e a chi si rivolge
Il regime forfettario è un regime fiscale agevolato destinato a lavoratori autonomi e professionisti con ricavi inferiori a 85.000 euro. Introdotto per semplificare la gestione fiscale delle partite IVA, è particolarmente vantaggioso per chi inizia una nuova attività professionale o imprenditoriale. In caso di di superamento dei limiti previsti è previsto il passaggio al regime semplificato che richiede una contabilità più articolata, ma consente la detrazione dell’IVA e dei costi effettivi sostenuti. Per informazioni più dettagliate puoi leggere la nostra Guida al Regime Forfettario 2025.
Requisiti e limiti: fatturato, redditi da lavoro e collaboratori
Per poter aderire al regime forfettario, è necessario rispettare una serie di requisiti. Il primo step consiste quindi nell’aprire la partita Iva online e nel sapere bene come funziona. Il limite principale è che il fatturato non può superare gli 85.000 euro annui. Inoltre, i soggetti con un reddito da lavoro dipendente superiore a 35.000 euro non possono accedere. Anche l’uso di collaboratori e la partecipazione in società di persone possono precludere l’accesso. Se l’attività viene avviata in corso d’anno, il limite di 85.000 euro va proporzionato ai mesi effettivi di esercizio.
Aliquota forfettaria e coefficienti di redditività
Nel regime forfettario l’imposta sostitutiva è pari al 15%, ridotta al 5% per i primi 5 anni in caso di nuove attività startup. Il reddito imponibile si calcola applicando un coefficiente di redditività al fatturato, che ad esempio per i professionisti è pari al 78%. Chi apre per la prima volta la partita IVA può usufruire di un’imposta sostitutiva del 5% per 5 anni, a condizione di rispettare alcuni criteri specifici.
Obblighi fiscali e contributivi nel regime forfettario
Nonostante la semplificazione, i titolari di partita IVA in regime forfettario devono adempiere ad obblighi come la fatturazione elettronica, la comunicazione dei corrispettivi, e i versamenti periodici. I contributi INPS o ENPAPI variano in base alla professione svolta. E’ molto importante rispettare la normativa fiscale e tutti gli adempimenti per evitare accertamenti fiscali da parte dell’AdE.
Vantaggi e svantaggi del regime forfettario
Analizzare i vantaggi e svantaggi del regime forfettario è importante per decidere se è adatto alla propria attività. Tra i principali vantaggi figurano la tassazione agevolata, la contabilità semplificata e la possibilità di concentrare gli sforzi sull’attività professionale. Tuttavia, ci sono anche limiti: impossibilità di detrarre costi reali, esclusione dall’IVA e minori tutele previdenziali. Tuttavia è possibile scaricare sia i costi forfettari che usufruire di alcune detrazioni IRPEF nel 730.
Domande Frequenti sul Regime Forfettario 2025
Chi può aderire al regime forfettario?
Possono aderire i professionisti, freelance, artigiani e commercianti con ricavi fino a 85.000 euro annui, che non possiedono partecipazioni in società di persone o Srl trasparenti e che non superano 35.000 euro di redditi da lavoro dipendente.
Quali sono i requisiti principali per accedere al regime forfettario?
Occorre avere ricavi inferiori a 85.000 euro, nessun reddito da lavoro dipendente superiore a 35.000 euro e non partecipare a società di persone o Srl.
Quanto si paga di tasse nel forfettario?
L’imposta sostitutiva è pari al 15% sul reddito imponibile calcolato applicando un coefficiente di redditività. Per le nuove attività, l’imposta può scendere al 5% per i primi 5 anni.
Serve un commercialista nel regime forfettario?
Anche se la contabilità è semplificata, è consigliabile rivolgersi a un commercialista per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi, la gestione delle scadenze fiscali e l’emissione corretta delle fatture elettroniche.
È obbligatoria la fattura elettronica nel 2025?
Sì. Dal 1° gennaio 2024 tutti i forfettari sono obbligati a emettere fattura elettronica tramite SDI, a prescindere dal volume di fatturato.
Posso avere un lavoro dipendente e contemporaneamente essere in forfettario?
Sì, ma solo se il reddito da lavoro dipendente non supera i 35.000 euro annui. Oltre questa soglia non si può beneficiare del regime forfettario.
Cosa succede se supero i limiti di ricavi?
Se superi i 85.000 euro ma resti entro i 100.000 euro, resti forfettario fino alla fine dell’anno. Se superi i 100.000 euro, esci immediatamente dal regime e applichi l’IVA dal momento del superamento.
Cosa succede alla fine dei 5 anni con l’aliquota al 5%?
Dopo i 5 anni, l’aliquota passa automaticamente al 15%, a meno che non si perda uno dei requisiti per l’agevolazione già durante il quinquennio.