Sei un libero professionista e vuoi sapere se puoi applicare il regime forfettario alla tua partita IVA? Stai pensando di aprirla adesso e non hai chiaro come funziona il regime forfettario? Non sei sicuro di quante tasse e dei costi di gestione che devi affrontare e cerchi un consulente di fiducia che ti spieghi tutto questo?
In questa guida calcolo tasse professionista in regime forfettario, troverai tutto quello che devi sapere anche mediante alcuni esempi numerici.
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Indice dei contenuti
Regime forfettario libero professionista
Come prima cosa vediamo cosa prevede il regime forfettario per un libero professionista.
Il regime forfettario, è stato introdotto dalla legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014) ed ha subito nel corso del tempo alcune modifiche importanti fino alle regole di questo 2024.
Il grande vantaggio del regime forfettario è che l’imposta sostitutiva all’Irpef è pari al 5% per i primi cinque anni di attività. Negli anni successivi è del 15% consentendo di risparmiare molto sulle tasse. Puoi applicarlo alla tua partita Iva senza limiti di tempo, l’unico vincolo è il rispetto dei parametri fissati per l’ingresso e per la permanenza.
Il limite di fatturato previsto è di 85.000 € all’anno, non puoi superarlo.
In caso contrario, dal primo gennaio dell’anno successivo passerai in regime semplificato.
Non è necessaria la tenuta delle scritture contabili e non si è assoggettati all’applicazione dell’Iva. Sono agevolazioni molto importanti soprattutto per tutti i giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro.
Regime forfettario per professionista
Al momento dell’apertura partita iva come professionista è fondamentale la scelta del regime fiscale tra queste due alternative:
- forfettario
- semplificato
La differenza sostanziale sta nella determinazione del reddito e nelle tasse che si pagano.
In regime forfettario tutto è basato sul coefficiente di redditività mentre nel regime semplificato è determinato da ricavi meno i costi sostenuti. Ovviamente ci sono altre differenze che non rientrano nell’oggetto di questa guida.
Vediamo cosa prevede il regime forfettario se si applica alla propria partita IVA.
Permette di godere di un’aliquota sostitutiva del 15% che viene ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni, se vengono rispettati determinati requisiti, maggiori informazioni le trovi nella nostra guida al regime forfettario.
Se si ha già una partita IVA, il forfettario si può applicare se l’anno precedente non si è superata la soglia di 85.000 € come fatturato.
Nel caso si aprisse adesso la partita IVA si deve prestare attenzione a non superare la stessa soglia dei 85.000 € nel corso dell’anno.
Attenzione: il primo anno di partita iva il limite di fatturato da rispettare è rapportato ai giorni di attività durante l’anno, ad esempio se si aprisse partita iva il 1° Maggio 2024, il limite di ricavi da rispettare nel 2024 è di 56.667 €, in caso contrario dal primo gennaio dell’anno successivo si dovrà applicare il semplificato!
La previdenza per libero professionista
Come per tutte le attività anche per il libero professionista è fondamentale l’aspetto previdenziale. Per semplicità ti suddivido le attività svolte dai liberi professionisti in due grandi categorie:
- con Cassa di Previdenza autonoma
- senza Cassa di Previdenza autonoma
Per quello che riguarda la prima categoria, ti rimando ad articoli specifici sulle varie professioni perché cambiano completamente le regole e gli importi da versare.
Difatti, ogni Cassa di Previdenza è libera di approvare le proprie regole a cui gli iscritti devono assoggettarsi.
Alla seconda categoria, confluiscono tutti i professionisti senza Cassa e per quello che riguarda l’aspetto previdenziale è uguale per tutti.
Dopo aver effettuato l’iscrizione obbligatoria alla Gestione Separata dell’INPS, si verseranno i contributi in misura proporzionale al reddito.
Nel periodo d’imposta corrente l’aliquota prevista è pari al 26,07%.
Attenzione: come libero professionista in regime forfettario, al contrario di artigiani e commercianti, non devi versare i contributi previdenziali in misura fissa durante l’anno.
Sia le imposte che i contributi andranno versati in percentuale in base ai ricavi prodotti durante l’anno. L’aliquota prevista per i versamenti dei contributi INPS è per il 2024 del 26,07%, mentre per chi è titolare di altra forma previdenziale (come i lavoratori dipendenti) applicano l’aliquota del 24%.
A differenza di artigiani e commercianti, purtroppo non è contemplata la riduzione del 35% sui contributi. Quando l’attività è possibile svolgerla anche in forma d’impresa individuale merita senza dubbio un’attenta valutazione di questo aspetto.
Calcolo tasse regime forfettario: professionista con Cassa Autonoma
Siamo arrivati al calcolo tasse professionista regime forfettario, con qualche semplice esempio speriamo di aiutarti a valutare se ti conviene aprire la partita Iva.
Calcolo tasse regime forfettario per un perito
Codice Ateco: 74.90.91: Attività svolte da periti industriali
Coefficiente di redditività: 78%.
Carlo ha incassato al 31/12/2023 un totale di 20.000 € e possiede i requisiti per il 5% di imposta sostitutiva. I costi sostenuti per l’attività nel 2023 in regime forfettario non vengono considerati, in quanto non deducibili, ma vengono determinati a forfait proprio mediante l’utilizzo del coefficiente di redditività.
Per determinare quanto Carlo deve pagare è necessario calcolare il reddito imponibile, che si ottiene moltiplicando i ricavi per il coefficiente di redditività:
Reddito lordo: 20.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 20.000 € x 78% = 15.600 €
Imposta sostitutiva: 15.600 € x 5% = 780 €
Carlo è al suo primo anno di attività, i redditi percepiti nel 2023 deve dichiararli a giugno del 2024 perché possiede i requisiti per la permanenza e non ha superato i limiti degli 85.000 €.
E per quanto riguarda la previdenza? Come tutti i periti industriali Carlo è iscritto all’EPPI, la Cassa di Previdenza dei Periti industriali Diplomati e Laureati. Dovrà quindi versare il contributo soggettivo, il contributo integrativo ed il contributo di maternità.
Essendo un attività specifica ti rimandiamo alla guida dedicata ai periti industriali e regime forfettario per maggiori informazioni.
Calcolo tasse regime forfettario per avvocato
Contemporaneamente svolge anche un lavoro come dipendente dal quale percepisce un reddito di 22.000 €.
Codice Ateco: 69.10.10 – Attività degli studi legali
Coefficiente di redditività è del 78%.
Il totale degli incassi percepiti con la partita IVA al 31/12/2023 risulta di 24.000€.
Non possiede i requisiti per il 5% di imposta sostitutiva, quindi verrà applicato il 15%.
I costi sostenuti nel 2023 non vengono considerati, in quanto non deducibili.
Vediamo quanto paga Alessandra:
Reddito lordo dipendente: 22.000 €
Reddito lordo P. Iva: 24.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 24.000 € x 78% = 18.720 €
Imposta sostitutiva: 18.720 € x 15% = 2.808 €
Ovviamente nel suo caso si deve tenere conto del meccanismo acconto / saldo.
Anche per l’anno 2023, Alessandra possiede i requisiti per la permanenza in regime forfettario perché non ha superato il limite dei 85.000 € previsti.
Per quanto riguarda i contributi previdenziali, Alessandra è iscritta alla Cassa Forense, l’ente previdenziale per gli avvocati. Dovranno essere versati il contributo soggettivo di base, il contributo integrativo, il contributo di maternità e un contributo modulare Volontario.
Maggiori dettagli su questo aspetto puoi leggerli nel nostro articolo avvocati e regime forfettario.
Calcolo tasse regime forfettario: professionista iscritto all’INPS
Adesso vediamo qualche esempio di calcolo tasse professionista regime forfettario iscritto alla Gestione Separata INPS.
Calcolo tasse regime forfettario per fattorino a domicilio
Reddito lordo: 10.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 10.000 € x 78% = 7.800 €
Imposta sostitutiva : 7.800 € x 5% = 390 €
Contributi INPS: 7.800 € x 26,07% = 2.033,46 €
Calcolo tasse regime forfettario per fashion blogger
Reddito lordo: 30.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 30.000 € x 78% = 23.400 €
Imposta sostitutiva : 23.400 € x 5% = 1.170 €
Contributi INPS: 23.400 € x 26,07% = 6.100,38 €
Ci auguriamo di aver contribuito con questi semplici esempi a farti comprendere il meccanismo del regime forfettario e la sua grande convenienza per le piccole partite IVA.
Il forfettario rappresenta una grande opportunità se vuoi iniziare a svolgere l’attività come libero professionista in questo 2024.
Ricordati che in forfettario non dovrai più applicare l’IVA in fattura, avrai obbligo di fatturazione elettronica e paghi meno tasse usufruendo di tante semplificazioni ed agevolazioni.
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