Sei un investigatore privato e non fatturi più di 85.000 euro all’anno? Stai cercando informazioni sul regime forfettario?
Oggi ci occupiamo della partita Iva investigatore privato e degli aspetti più rilevanti quando si applica il Regime Forfettario.
Se ancora non lo sai, grazie al Regime Forfettario ed alla sua bassa tassazione puoi ottimizzare i costi e risparmiare sulle tasse. Al posto della tradizionale IRPEF è prevista un’imposta sostitutiva con un’aliquota flat del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni.
I costi inerenti all’attività vengono calcolati in modo forfettario grazie al coefficiente di redditività, che varia a seconda del tipo di attività svolta.
Ma procediamo con ordine e scopriamo tutti i vantaggi che hai quando applichi il regime forfettario alla tua partita IVA.
Ti auguriamo buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.
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Indice dei contenuti
Partita Iva investigatore privato
Per aprire la partita investigatore privato devi possedere una licenza idonea.
Il codice Ateco corretto è il 80.30.00 – servizi di investigazione privata, mentre, il coefficiente di redditività, per determinare il reddito imponibile è pari al 67%.
Ecco alcuni elementi utili per aprire partita iva come investigatore privato:
- Inquadramento: Libero Professionista
- Requisiti richiesti: Si
- Previdenza: iscrizione alla Gestione Separata INPS
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
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Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Come diventare investigatore privato
Per poter esercitare la professione di investigatore privato devi essere in possesso di una licenza con validità triennale rilasciata dal prefetto. Per ottenerla è necessario:
- essere cittadino italiano e avere la fedina penale pulita
- aver conseguito una laurea in Giurisprudenza, Psicologia a Indirizzo Forense, Scienze dell’Investigazione, Economia, Sociologia o Scienze Politiche
- aver svolto un tirocinio di almeno tre anni presso un investigatore privato autorizzato da oltre cinque anni
- aver seguito corsi di perfezionamento per le attività di investigazione privata presso università o enti riconosciuti dal Ministero dell’Interno
- aver effettuato l’iscrizione alla Camera di Commercio
Previdenza per investigatore privato
Se sei un libero professionista non assicurato presso altre forme pensionistiche obbligatorie, con la circolare INPS n.24, l’aliquota è stata fissata al 26,07% del tuo reddito. Questo vuol dire che non avrai contributi fissi da versare. Inoltre, se di fianco all’attività con partita iva svolgi un lavoro dipendente o percepisci un reddito da pensione, potrai versare i contributi con aliquota ridotta al 24%.
I versamenti dovranno essere effettuati in sede di Dichiarazione dei redditi in questo modo:
30 Giugno 2025
- Saldo imposta sostitutiva 2024
- Saldo contributi gestione separata 2024
- 1° acconto 50% imposta sostitutiva 2025
- 1° acconto 40% imposta sostitutiva 2025
30 Novembre 2025
- 2° acconto 50% imposta sostitutiva 2025
- 2° acconto 40% imposta sostitutiva 2025
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Contributi gestione separata INPS
Regime forfettario per investigatore
Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per un investigatore privato ma si devono rispettare dei requisiti:
- Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.
Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Calcolo tasse investigatore privato in forfettario
Esempio 1
Mauro vuole svolgere l’attività di investigatore privato ed ha appena aperto la partita iva.
Il suo reddito lordo è pari a 23.000€. Quanto dovrà pagare di tasse e Contributi INPS l’anno successivo?
Reddito lordo: 23.000€
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota contributi INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 23.000€ x 67% = 15.410€
Imposta sostitutiva: 15.410€ x 5% = 770.50€
Contributi INPS: 15.410 x 26,07% = 4.017,39€
Esempio 2
Barbara è investigatrice privata e svolge l’attività da sette anni.
Il volume dei ricavi presunto è 36.000€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 36.000€
Coefficiente di redditività: 67%
Aliquota imposta sostitutiva: 15%
Reddito imponibile: 36.000€ x 67% = 24.120€
Imposta sostitutiva: 24.120€ x 15% = 3.618€
Contributi INPS: 24.120 x 26,07% = 6.288,08€
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