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Partita Iva Gastronomia

Partita Iva Gastronomia

Hai una gastronomia e non fatturi più di 85.000 euro all’anno? Sei semplicemente stanco di fare il dipendente e vuoi aprire partita iva ? Lo sai che anche in Italia è possibile iniziare una nuova attività senza essere soggetti ad una tassazione esagerata?

Nella guida di oggi ci occupiamo di come aprire partita Iva per gastronomia e degli aspetti più importanti del regime forfettario come tasse e previdenza.

Ti auguriamo buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.

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Indice dei contenuti

  • Aprire partita Iva gastronomia
  • Versamento contributi previdenziali gastronomia
  • Regime forfettario gastronomia
  • Calcolo tasse gastronomia in regime forfettario
  • Consulente per Gastronomia in Regime Forfettario

Aprire partita Iva gastronomia

La cosa fondamentale se vuoi aprire partita Iva gastronomia è individuare il codice Ateco corretto.
In questo caso il codice ateco più adatto cambia a seconda che sia con somministrazione o senza somministrazione (quindi solo asporto):

56.11.11 – Attività di ristoranti con servizio al tavolo, escluse gelaterie e pasticcerie
56.11.12 – Attività di ristoranti senza servizio al tavolo o da asporto, escluse gelaterie e pasticcerie

Per questa attività che sia con codice ateco 56.11.11 o 56.11.12 il coefficiente di redditività è pari al 40%.

Ecco alcuni elementi utili per aprire partita iva come gastronomia:

  • Inquadramento: Commerciante
  • Requisiti richiesti: No
  • Iscrizione Camera Commercio: Si
  • Previdenza: iscrizione alla Gestione INPS Commercianti
  • Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12

Partita Iva Gastronomia

Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario

Versamento contributi previdenziali gastronomia

Il primo aspetto da evidenziare è che tutti i gastronomi sono tenuti all’iscrizione alla Gestione INPS commercianti. Dobbiamo fare una distinzione:

  • se il reddito imponibile è inferiore a € 18.555,00 dovrai pagare solo dei contributi fissi di importo pari a € 4.549,70 (il pagamento avviene con cadenza trimestrale tramite F24 – 16 Maggio, 20 Agosto, 16 Novembre e 16 Febbraio n+1).
  • se il reddito imponibile è superiore a € 18.555,00, dovrai versare sia i contributi fissi con cadenza trimestrale visti prima, sia i contributi in percentuale. Tali contributi si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24,48% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di € 18.555,00.

Considera che applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da 4.549,70 € a 2.957,30€.

Tuttavia questa riduzione comporta un accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.

Approfondimento consigliato
Commercianti e regime forfettario

Regime forfettario gastronomia

Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per la gastronomia ma si devono rispettare dei requisiti:

  • Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
  • non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
  • essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
  • non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.

Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.

Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.

Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario

Calcolo tasse gastronomia in regime forfettario

Esempio 1

Michele è un gastronomo e svolge l’attività da un anno.
Il suo reddito lordo è pari a 35.500€. Quanto dovrà pagare di tasse e Contributi INPS l’anno successivo?

Reddito lordo: 55.500€
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%

Reddito imponibile: 55.500€ x 40% = 22.200€
Imposta sostitutiva: 22.200€ x 5% = 1.110€
Contributi INPS Fissi: 4.549,70€
Contributi INPS percentuali: (22.200 – 18.555) = 3.645 x 24,48% = 892,30€

Esempio 2

Giada è una gastronoma ed ha appena aperto la partita iva.
Il volume dei ricavi presunto è 33.000€. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?

Reddito lordo: 33.000€
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%

Reddito imponibile: 33.000€ x 40% = 13.200€
Imposta sostitutiva: 13.200€ x 5% = 660€
Contributi INPS Fissi: 4.549,70€

Approfondimento consigliato
Calcolo tasse regime forfettario

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«Partita Iva perito industriale
Limite 85.000 euro in regime forfettario»

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Angela dice

    24 Gennaio 2024 alle 15:00

    Salve non ho qualifica di gastronomia.. Ma vorrei aprirla col regime forfettario posso farlo?..

    Rispondi
    • Staff dice

      24 Gennaio 2024 alle 15:23

      Buonasera, l’assenza di qualifica per l’esercizio di somministrazione di alimenti non preclude l’applicazione del regime forfettario, ma semplicemente la possibilità di esercitare questa tipologia di attività.
      Cordiali saluti

      Rispondi

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