Se sei un commerciante con un punto vendita o un negozio online? Vuoi aprire la partita Iva per vendere prodotti o servizi? Stai cercando informazioni sul regime forfettario e sulle agevolazioni ed i vantaggi che offre a chi lo applica.
Questa guida tratta proprio di commercianti e regime forfettario e vediamo come aprire la partita Iva, quanto si paga di tasse e di previdenza. Il regime forfettario è stato introdotto nel 2016 per aiutare le piccole partite Iva e nel corso degli anni ha subito alcune modifiche fino ad arrivare alle regole attuali. Vuoi saperne di più? Leggi questo articolo e scopri come applicando il forfettario alla tua partita iva avrai diritto a molti vantaggi ed agevolazioni rispetto alle altre partite IVA ordinarie.
Due parole in breve anche sul nostro Il nostro team: siamo specializzati in regime forfettario ed operiamo anche online gestendo la contabilità di liberi liberi professionisti, ditte artigiane e ditte commerciali. Con il nostro abbonamento ti garantiamo assistenza completa della partita IVA tramite un consulente dedicato. Ma di questo ne parliamo più avanti, dopo questa premessa, ti auguriamo buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.
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Aprire partita Iva Commerciante
Vediamo in sintesi gli adempimenti più importanti:
- apertura della partita Iva;
- segnalazione d’inizio attività allo sportello SUAP del comune di riferimento (SCIA);
- iscrizione Camera di Commercio territorialmente competente;
- eventuale iscrizione INPS commercianti;
- pagamento diritto camerale di 53 € tramite F24 entro 30 giorni dalla comunicazione di iscrizione alla CCIAA.
Se ti abboni al nostro servizio un consulente del nostro team penserà a tutte le pratiche necessarie per avviare la tua attività.
Commercianti e regime forfettario
Se hai deciso di aprire la partita Iva come commerciante, devi scegliere se applicare:
- il regime forfettario
- il regime semplificato
La differenza sostanziale sta nella determinazione del reddito e nelle tasse che si pagano.
In regime forfettario tutto è basato sul coefficiente di redditività mentre nel regime semplificato è determinato da ricavi meno i costi sostenuti.
Ci sono chiaramente anche altre differenze ma non le analizziamo in questa guida.
Cosa prevede il regime forfettario se si applica alla tua partita IVA?
Permette di godere di un’aliquota sostitutiva del 15% che viene ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni, se vengono rispettati determinati requisiti.
Se hai già una partita IVA puoi applicarlo se l’anno precedente non hai superato la soglia di 85.000 € come fatturato.
Nel caso apri adesso la partita IVA, devi prestare attenzione a non superare il limite dei 85.000€ nel corso dell’anno. Quando si verifica questa condizione, dal primo gennaio dell’anno successivo si deve applicare il semplificato.
Per i commercianti, il coefficiente di redditività è pari al 40%.
I vantaggi del forfettario
I vantaggi e le semplificazioni che il regime forfettario offre ai commercianti che lo applicano sono numerose, inoltre vengono meno una serie di adempimenti:
- registrazione delle fatture emesse / corrispettivi;
- registrazione degli acquisti;
- tenuta e conservazione dei registri e dei documenti, ad eccezione per le fatture di acquisto e le bollette doganali;
- dichiarazione e comunicazione annuale Iva;
- comunicazione del c.d. spesometro, black list e delle dichiarazioni d’intento ricevute;
Commercianti e contributi previdenziali INPS
Eccoci arrivati nel cuore della nostra guida commercianti e regime forfettario che riguarda gli aspetti previdenziali e la tassazione.
Dopo aver aperto l’attività è obbligatorio iscriversi alla Gestione INPS Commercianti.
Per comprendere quanto devi pagare, occorre fare una distinzione importante in base al tuo reddito imponibile da partita Iva:
- entro il minimale di 17.504 €
- sopra il minimale di 17.504 €
Reddito imponibile entro 17.504 €
Se il tuo reddito imponibile è inferiore al minimale di 17.504 € sarai soggetto solamente al pagamento dei contributi fissi che ammontano a 4.208,40 €.
I versamenti devono essere effettuati con cadenza trimestrale entro le seguenti date:
- 16 Maggio
- 20 Agosto
- 16 Novembre
- 16 Febbraio n+1
Reddito imponibile superiore a 17.504 €
Se il reddito imponibile è superiore al minimale di 17.504 €, devi versare sia i contributi fissi con scadenza trimestrale visti precedentemente sia i contributi in percentuale (che eccedono il minimale) da versare in sede di dichiarazione dei redditi.
I contributi fissi ammontano a 4.208,40 €, da versarsi entro le seguenti date:
- 16 Maggio
- 20 Agosto
- 16 Novembre
- 16 Febbraio n+1
I contributi in percentuale, si versano in sede di dichiarazione dei redditi applicando l’aliquota del 24,48% alla differenza tra il reddito imponibile ed il reddito minimale di 17.504 €.
Tieni presente che applicando il regime forfettario puoi richiedere una riduzione del 35% sui contributi annuali, portando il totale da versare da 4.208,40 € a 2.735,46 €.
In questo caso, le rate trimestrali passano da 1.052,10 € a 683,86 € ciascuna.
Tuttavia questa riduzione comporta un’accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.
Negli esempi della sezione successiva, comprenderai meglio questo meccanismo.
Calcolo tasse e previdenza commercianti
Per renderci conto della convenienza del regime forfettario proviamo a fare qualche esempio.
Marco è il titolare di una profumeria codice ATECO 47.75.10 aperta nei primi giorni dell’anno.
Il coefficiente di redditività è del 40%. Ipotizziamo tra scenari diversi relativi ai ricavi per l’anno in corso.
Esempio 1
Reddito lordo: 25.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI
Reddito imponibile: 25.000 € x 40% = 10.000 €
Imposta sostitutiva : 10.000 € x 5% = 500 €
Contributi INPS: 2.735,46 €
Marco deve versare tutto il contributo minimale in 4 rate trimestrali da 683,86 € cadauna.
Esempio 2
Reddito lordo: 40.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI
Reddito imponibile: 40.000 € x 40% = 16.000 €
Imposta sostitutiva : 16.000 € x 5% = 800 €
Contributi INPS: 2.735,46 €
Marco deve versare tutto il contributo minimale in 4 rate trimestrali da 683,86 € cadauna.
Esempio 3
Reddito lordo: 60.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI
Reddito imponibile: 60.000 € x 40% = 24.000 €
Imposta sostitutiva : 24.000 € x 5% = 1.200 €
Contributi INPS fissi: 2.735,46 € da versarsi in 4 rate trimestrali da 683,86 € cadauna.
Contributi INPS in percentuale: (24.000 – 17.504) x 24,48 % = 6.496 x 24,48 % = 1.590,22 €
Commercianti e lavoro dipendente
Se hai un lavoro come dipendente a tempo pieno, puoi godere dell’esenzione dal pagamento dei contributi INPS commercianti.
Questo è possibile perché sei già coperto dalla posizione contributiva dal tuo datore di lavoro.
Nel di un lavoro part time, la richiesta di esenzione è subordinata al controllo dell’ufficio INPS territorialmente competente.
Un saluto dallo Staff di regimeforfettario.it
Commercialista per commercianti
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Buongiorno sono Giuseppe sono titolare di una Bioprofumeria e Articoli da regalo il mio regime è ordinario, sto valutando di passare al regime forfettario ma il mio commercialista me lo sconsiglia, chiedo qualche delucidazione in merito al regime forfettario.
Il mio fatturato annuo è intorno 40.000 e da quello che ho letto su internet potrei rientrare nel regime forfettario perché ha un tetto massimo di 50.000€ o mi sbaglio?
E se ho capito bene passando al regime forfettario non pagherei più Iva trimestrale e avrei anche abbattimento del 35% dell Inps e per i primi 5 anni andrei a pagare 5% sul fatturato e scontrinato?
Quindi da quello che ho capito facendo un esempio è:
Io fattura 40.000€ annuo tra scontrini e fatture
Di questi 40.000€ x 40% =16.000€
Quindi annualmente pagherei (per i primi 5 anni)
16.000×5%= 800€
Più aggiungo le spese INPS che passano da 3600€ a 2.400€ con l abbattimento del 35%
Totale da pagare annualmente 800€+2400€=3200€
È corretto oppure c’è qualche errore?
Spero in una vostra risposta grazie buona giornata
Cordial saluti
Buonasera Giuseppe,
confermiamo che per i commercianti il limite di fatturato da rispettare è di 50.000€, pertanto potresti passare al regime forfettario.
Confermiamo che potresti richiedere l’abbattimento del 35% dei contributi INPS, inoltre questa riduzione la potrai mantenere fino a quando applicherai il forfettario.
Attenzione però, avendo già un’attività avviata, non potrai godere dell’aliquota al 5%, ma dovrai partire subito con aliquota al 15%.
In definitiva rispetto al calcolo presentato le imposte passano da 800€ a 2.400€.
Cordiali saluti