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Commercianti e regime forfettario

Commercianti e regime forfettario

Hai un attività commerciale? Vuoi aprire la partita Iva per vendere? Se cerchi informazioni su questo argomento sei arrivato sulla pagina giusta.
In questa guida commercianti e regime forfettario vediamo proprio gli aspetti che devi conoscere se svolgi questa attività.

Indice dei contenuti

  • Come aprire la partita Iva Commerciante
  • Commercianti e regime forfettario
  • Contributi INPS Commercianti in regime forfettario
  • Tasse commercianti in regime forfettario
  • Commercianti e lavoro dipendente
  • Consulente per Commerciante in Regime Forfettario

Come aprire la partita Iva Commerciante

Se hai deciso di aprire la partita Iva da commerciante, chiamata anche ditta individuale commerciale, ti spiego come procedere:

  • apri la partita Iva tramite il modulo predisposto
  • invia la pratica ComUnica per iscriverti in Camera di Commercio ed INPS
  • scegli un servizio di firma digitale e casella PEC
  • invia la SCIA ossia la segnalazione d’inizio attività allo sportello SUAP del comune di riferimento
  • versa il diritto camerale di 53 € tramite F24 entro 30 giorni dalla comunicazione di iscrizione alla CCIAA.

Acquistando un nostro piano, un nostro esperto effettuerà queste operazioni per te.

Commercianti e regime forfettario

Il forfettario è regime agevolato che ti permette di risparmiare ed avere notevoli vantaggi. Innanzitutto puoi godere di un’aliquota sostitutiva ridotta rispetto alla tradizionale IRPEF.
Stiamo parlando del 15% che è possibile ulteriormente ridurre al 5% per i primi 5 anni, se vengono rispetti determinati requisiti o apri la partita Iva per la prima volta.

Se hai già una partita IVA, puoi applicarlo se l’anno precedente non hai superato la soglia di 85.000 € come fatturato. I costi per l’attività sono calcolati in modo forfettario grazie al coefficiente di redditività che per i commercianti è pari al 40%.

I vantaggi e le semplificazioni che il regime forfettario se applicato alla partita Iva sono numerosi. Ad esempio vengono meno una serie di adempimenti:

  • registrazione delle fatture emesse / corrispettivi
  • registrazione degli acquisti
  • tenuta e conservazione dei registri e dei documenti, ad eccezione per le fatture di acquisto e le bollette doganali
  • dichiarazione e comunicazione annuale Iva
  • comunicazione del c.d. spesometro, black list e delle dichiarazioni d’intento ricevute

Contributi INPS Commercianti in regime forfettario

I commercianti hanno l’obbligo di iscrizione alla Gestione Commercianti INPS dove è previsto il versamento di contributi previdenziali in percentuale fissa e variabile.

I commercianti con partita Iva in forfettario devono versare alla Gestione INPS una quota minima pari a 4.549,70€ fino ad una soglia reddituale di 18.555€.
Ricorda che la quota minima va versata anche in caso di incassi pari a zero.
I versamenti della quota fissa devono essere effettuati con cadenza trimestrale con le seguenti scadenze:

  • 16 Maggio
  • 20 Agosto
  • 16 Novembre
  • 16 Febbraio anno successivo

Se i ricavi superano la soglia di 18.555€ dovrai versare una quota aggiuntiva calcolata sull’eccedenza del minimale da versarsi in sede di dichiarazione dei redditi pari a:

  • 24,48% sopra i 21 anni di età
  •  24% per che ha meno di 21 anni

Quindi, se il reddito imponibile è superiore al minimale di 18.555€, devi versare sia i contributi fissi con scadenza trimestrale visti precedentemente sia i contributi in percentuale da versare in sede di dichiarazione dei redditi.

Link per iscrizione alla Gestione INPS Commercianti.

Riduzione: I contributi INPS Gestione Commercianti, possono essere ridotti 35% sia sulla parte fissa che quella variabile. In questo caso le rate trimestrali fisse passano da 1.137,43€ a 739,33€ ciascuna, portando il totale da versare da 4.5549,70€ a 2.957,31€.
La richiesta di riduzione deve essere compilata per via telematica tramite un modulo apposito. I termini per la presentazione vanno dal 1 gennaio al 28 febbraio di ogni anno.

La circolare n. 22 emessa dall’INPS il 31 gennaio 2017, disciplina che questa riduzione sarà riconosciuta in maniera automatica se nell’anno precedente godevi già di questa agevolazione e sei ancora in possesso dei requisiti per usufruirne.

Tieni presente che la riduzione comporta un’accredito ai fini pensionistici di 7 mesi e mezzo, contro l’accredito di 12 mesi della quota piena.

Approfondimento consigliato
Riduzione contributi INPS 35% Regime Forfettario

Tasse commercianti in regime forfettario

Per quanto riguarda la tassazione, in regime forfettario, come già spiegato si applica un imposta sostitutiva molto ridotta. Proviamo a fare qualche esempio.

Marco è il titolare di una profumeria codice ATECO 47.75.10 aperta nei primi giorni dell’anno. Ipotizziamo tre scenari reddituali diversi:

Reddito lordo: 25.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI

Reddito imponibile: 25.000 € x 40% = 10.000 €
Imposta sostitutiva : 10.000 € x 5% = 500 €
Contributi INPS: 2.957,31€

Marco deve versare tutto il contributo minimale in 4 rate trimestrali da 739,33€ cadauna.

Reddito lordo: 40.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: NO

Reddito imponibile: 40.000 € x 40% = 16.000 €
Imposta sostitutiva : 16.000 € x 5% = 800 €
Contributi INPS: 4.549,70€

Marco deve versare tutto il contributo minimale in 4 rate trimestrali da 1.137,43 € cadauna.

Reddito lordo: 60.000 €
Coefficiente di redditività: 40%
Aliquota imposta sostitutiva 5%
Riduzione contributi INPS 35%: SI

Reddito imponibile: 60.000 € x 40% = 24.000 €
Imposta sostitutiva : 24.000 € x 5% = 1.200 €
Contributi INPS fissi:  2.957,31€ da versarsi in 4 rate trimestrali da 739,33 € cadauna.
Contributi INPS in percentuale: (24.000 – 18.555) = 5.445 x 24,48 % = 1.332,94€

Commercianti e lavoro dipendente

Se hai un lavoro come dipendente a tempo pieno, puoi godere dell’esenzione dal pagamento dei contributi INPS commercianti. Questo è possibile perché sei già coperto dalla posizione contributiva dal tuo datore di lavoro. Nel di un lavoro part time, la richiesta di esenzione è subordinata al controllo dell’ufficio INPS territorialmente competente.

Consulente per Commerciante in Regime Forfettario

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    «Acquisto auto nel regime forfettario
    Artigiani e regime forfettario»

    Interazioni del lettore

    Commenti

    1. Giuseppe Milano dice

      7 Settembre 2018 alle 9:18

      Buongiorno sono Giuseppe sono titolare di una Bioprofumeria e Articoli da regalo il mio regime è ordinario, sto valutando di passare al regime forfettario ma il mio commercialista me lo sconsiglia, chiedo qualche delucidazione in merito al regime forfettario.

      Il mio fatturato annuo è intorno 40.000 e da quello che ho letto su internet potrei rientrare nel regime forfettario perché ha un tetto massimo di 50.000€ o mi sbaglio?

      E se ho capito bene passando al regime forfettario non pagherei più Iva trimestrale e avrei anche abbattimento del 35% dell Inps e per i primi 5 anni andrei a pagare 5% sul fatturato e scontrinato?

      Quindi da quello che ho capito facendo un esempio è:

      Io fattura 40.000€ annuo tra scontrini e fatture

      Di questi 40.000€ x 40% =16.000€
      Quindi annualmente pagherei (per i primi 5 anni)
      16.000×5%= 800€

      Più aggiungo le spese INPS che passano da 3600€ a 2.400€ con l abbattimento del 35%

      Totale da pagare annualmente 800€+2400€=3200€

      È corretto oppure c’è qualche errore?

      Spero in una vostra risposta grazie buona giornata
      Cordial saluti

      Rispondi
      • Staff dice

        7 Settembre 2018 alle 18:02

        Buonasera Giuseppe,
        confermiamo che per i commercianti il limite di fatturato da rispettare è di 50.000€, pertanto potresti passare al regime forfettario.
        Confermiamo che potresti richiedere l’abbattimento del 35% dei contributi INPS, inoltre questa riduzione la potrai mantenere fino a quando applicherai il forfettario.
        Attenzione però, avendo già un’attività avviata, non potrai godere dell’aliquota al 5%, ma dovrai partire subito con aliquota al 15%.
        In definitiva rispetto al calcolo presentato le imposte passano da 800€ a 2.400€.
        Cordiali saluti

        Rispondi
    2. Biasi dice

      22 Maggio 2024 alle 10:58

      Buongiorno,
      presto l’azienda per cui lavoro chiuderà ho 55 anni, avendo molta esperienza nel settore, ho pensato di aprire un e-commerce con il codice ateco 47.91.10 + un codice ateco per un negozio fisico, non ho costi legati al locale. Vi chiedo:
      posso aprire con il regime forfettario?
      Nei negozi tradizionali il massimale rimane € 85000?
      I vantaggi e le semplificazioni rimangono invariate?
      Visto che, da quello che ho capito, con il forfettario non posso andare a credito IVA per l’import extra CEE e la vendita intra CEE, l’iva diventerebbe un costo?

      Rispondi
      • Staff dice

        23 Maggio 2024 alle 8:59

        Buongiorno. gli elementi che ci ha fornito non sono sufficienti a determinare la possibilità o meno di applicare il regime forfettario, la invitiamo a leggere la nostra guida al seguente link per avere chiaro tutti i requisiti di accesso: https://www.regimeforfettario.it/guida-regime-forfettario-2019/
        Il limite di 85.000€ vale per tutte le attività, così come i vantaggi e le semplificazioni, infine confermiamo che nel regime forfettario l’Iva è un costo, infatti non applicando l’iva sulle vendite non sarà possibile detrarre l’iva sugli acquisti.
        Cordiali saluti

        Rispondi

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