Sei un dipendente e vuoi sapere se puoi aprire una partita IVA in regime forfettario? Vuoi conoscere i costi di apertura e gestione di una Partita IVA? Oggi può capitare di trovarsi in una situazione lavorativa precaria oppure di cercare una soluzione per migliorare la propria condizione economica. Talvolta semplicemente si è alla ricerca di trasformare una passione personale in un lavoro autonomo capace di garantirci buoni affari. In questa guida ci occupiamo del lavoratore dipendente e regime forfettario soffermandoci sugli aspetti più importanti.
Una delle richieste più frequenti che riceviamo è esattamente questa: ho già un lavoro come dipendente, posso aprire una partita IVA? Mi conviene farlo secondo voi? E quanto mi costerebbe?
La risposta è affermativa nel senso che è nella maggior parte dei casi è possibile aprire la partita IVA ed è anche conveniente se si può applicare il regime forfettario.
Ovviamente non mancano le eccezioni, ma ne parliamo più avanti. Per quanto riguarda la convenienza ovviamente deve essere valutato il singolo caso, non è possibile generalizzare.
Grazie alla presenza del regime forfettario nella maggior parte dei casi aprire una partita IVA può essere veramente conveniente. Ovviamente, ogni situazione fa storia a se e richiede una attenta valutazione che non è possibile sintetizzare in poche righe. In questa guida prendiamo in considerazione quelli più frequenti e di maggior interesse. Siamo consapevoli che è impossibile essere esaustivi, per questo motivo potrai contattarci e richiederci una consulenza personalizzata in base alle tue reali necessità. Prenditi qualche minuto, e leggi tutto quello che abbiamo preparato per te su questo argomento, buona lettura!
Il tuo consulente personale
scopri i vantaggi del nostro abbonamento ad un prezzo speciale!
News forfettario
obbligo fattura elettronica forfettari: scopri tutto quello che devi sapere!
Lavoratore dipendente e regime forfettario
Argomenti del post
Aprire una partita IVA in regime forfettario è sicuramente un passo importante e per certi tipi di attività, rappresenta sicuramente la scelta migliore; vediamo se e quando è possibile anche quando si ha già un lavoro come dipendente pubblico o privato. Puoi applicare il regime forfettario se il reddito del tuo lavoro dipendente non supera i 30.000 € lordi, altrimenti non è possibile ed alla tua partita IVA dovrai applicare il regime semplificato.
Partita Iva e dipendente privato
Cominciamo a vedere il caso di un lavoratore dipendente nel settore privato. Si può aprire una partita IVA ed iniziare la tua attività autonoma e mantenere mantenendo il proprio lavoro dipendente?
Si, a patto che non ci sia concorrenza tra le due attività e che il contratto tra il lavoratore e l’azienda non lo vieti espressamente. Se non esiste il divieto e tra le due attività non esistono incompatibilità puoi farlo. Non esiste alcun obbligo di comunicazione al tuo datore di lavoro, ma noi ti suggeriamo sempre di chiedere l’autorizzazione o comunicarlo all’azienda o al titolare a seconda dei casi.
Ovviamente presta massima attenzione e rispetta le regole, perché hai obbligo di fedeltà e di non trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore o l’azienda per cui lavori e sei tenuto a non divulgare notizie attinenti su organizzazione, metodologie di lavoro e suoi processi produttivi.
Partita Iva e dipendente pubblico
Diverso è il caso del lavoratore dipendente pubblico perché in questo caso si deve svolgere il proprio lavoro in modo esclusivo per l’amministrazione di appartenenza se il contratto è di tipo full-time. Se invece il contratto è part-time, con orario di lavoro inferiore al 50% di quello a tempo pieno è possibile avviare un’attività in proprio aprendo la partita IVA. Ovviamente ti invitiamo a leggere in modo accurato il contratto ed i regolamenti dell’ente di appartenza per la verifica di cause ostative particolari.
Esistono alcuni casi particolari, ad esempio quelli autorizzati dall’ente stesso allo svolgimento di attività autonome.
Ad esempio quando l’incarico conferito è temporaneo e occasionale, non interferisce con gli interessi dell’amministrazione oppure se svolto in orari diversi da quelli di servizio o non sussistano conflitti di interesse. Un altro caso particolare ma molto frequente è quello relativo gli insegnanti e docenti.
Partita Iva e docenti scuola
Gli insegnanti sono una categoria di lavoratori dipendenti molto numerosa nel nostro paese e rivestono un ruolo di fondamentale importanza per l’educazione e la cultura dei nostri figli. I docenti possono aprire una partita IVA ed intraprendere un’attività di libera professione come lavoratore autonomo previa autorizzazione del Dirigente Scolastico che dovrà verificare la compatibilità della seconda attività con l’orario d’insegnamento e di servizio.
Attenzione, al decreto legislativo n. 297/94 all’art.508 commi 7-10 che recependo quanto stabilito dal DPR n. 3/57, ci fa presente che gli insegnanti si trovano in situazione di incompatibilità con l’esercizio del commercio e dell’industria. Quindi agli insegnanti sono precluse quelle attività imprenditoriali comprese le partecipazioni in qualità di socio a società di persone, come ad esempio le SNC e le SAS. Il docente può invece partecipare in qualità di socio di capitali nelle società a responsabilità limitata ma non può ricoprire il ruolo di presidente o amministratore delegato.
Legge di Bilancio e regime forfettario
Prima di analizzare in dettaglio, le differenze esistenti per il lavoratore pubblico e quello privato è importante accennare almeno agli aspetti fondamentali. Il regime forfettario, quando si può applicare, prevede un limite di fatturato a 65.000 €.
Il reddito imponibile, ossia quello sul quale vengono calcolate le tasse, si determina mediante un coefficiente di redditività. Le spese da detrarre, si determinano appunto tramite questo coefficiente e variano a seconda della tipologia di attività svolta. Un professionista ad esempio potrà detrarre il 22% di spese forfettarie, un commerciante online il 60%. La tradizionale tassazione a scaglioni IRFEF viene sostituita da un imposta sostitutiva che prevede 2 scaglioni. L’aliquota ordinaria è del 15% ma se si posseggono determinati requisiti si riduce al 5% per un periodo di 5 anni. Per maggiori informazioni sul regime forfettario ti invito a leggere la nostra guida al regime forfettario.
Regime forfettario al 5%
Quando di può applicare l’aliquota al 5% per i primi 5 anni di attività? Sono previsti vari casi.
Ad esempio se non hai esercitato, nei 3 anni precedenti un’attività d’impresa o lavoro autonomo.
Oppure se l’attività svolta non costituisce mera prosecuzione di attività svolta in precedenza come lavoratore dipendente o assimilato.
Contattaci descrivendoci la tua situazione per sapere se puoi applicare l’aliquota ridotta al 5% nel tuo caso.
Quando decidi di aprire la partita IVA abbonati al nostro servizio Start Professionista o Start Artigiano Commerciante a seconda dell’attività che intendi svolgere.
Il tuo consulente dedicato ti seguirà nella pratica, ti darà tutte le informazioni per scegliere correttamente i Codici Ateco e l’aliquota d’imposta corretta.
In questa guida ci siamo occupati del lavoratore dipendente e regime forfettario, riassumiamo brevemente gli aspetti più importanti:
Se sei un dipendente pubblico, per aprire una partita Iva in forfettario, devi possedere l’autorizzazione dall’Amministrazione per la quale lavori a condizione che:
- non interferisca con l’impiego pubblico;
- non esista conflitto di interessi con la Pubblica Amministrazione;
- il lavoro autonomo sia svolto fuori dall’orario di lavoro.
Se invece sei un dipendente privato, non hai nessun obbligo verso il tuo datore di lavoro. In ogni caso, a nostro avviso, rimane opportuno informare l’azienda.
Ricordati che resta intatto il principio del cosiddetto obbligo di fedeltà, si è tenuti a non trattare affari di competenza dell’azienda della quale si è dipendenti.
La mancata osservanza di questo obbligo potrebbe portare al licenziamento e risarcimento danni.
Commercianti e liberi professionisti nel regime forfettario
Ti ricordiamo che, se sei un dipendente ed apri una attività come commerciante in forfettario, non sei tenuti al versamento dei contributi INPS.
Questo è possibile in quanto sono già coperti da una posizione contributiva come lavoratore dipendente.
Se vuoi maggiori informazioni sul regime forfettario, contattaci oppure consulta la nostra guida al regime forfettario.
Commercialista per lavoratore dipendente con partita Iva
Siamo specializzati in Regime Forfettario, con il nostro abbonamento ci occupiamo di tutti gli adempimenti della tua Partita IVA!
Risparmia tempo e denaro con noi è tutto online, non devi recarti fisicamente presso il nostro studio o negli uffici degli enti per le pratiche.
- Vuoi aprire la Partita IVA ma non sai da dove iniziare?
Ci occupiamo di tutto noi, dall’apertura della Partita IVA alla tenuta della contabilità, fino all’invio della dichiarazione, puoi stare tranquillo. - Temi di pagare più tasse ed imposte del necessario?
Sceglieremo insieme il regime fiscale più conveniente in base alle tue necessità. (forfettario o semplificato) - Vuoi al tuo fianco un consulente che ti segua e conosca le ultime novità fiscali?
Parlerai sempre con il tuo consulente dedicato e sarai informato sulle ultime novità fiscali. - Hai superato il limite di 85.000€ o vuoi aderire al regime semplificato?
Se superi i limiti, perdi i requisiti o vuoi cambiare semplicemente regime continuiamo a seguirti con l'abbonamento Gestione Semplificato
Tariffe abbonamenti
Le nostre tariffe sono IVA Inclusa, per maggiori informazioni consulta la pagina dedicata le nostre Tariffe
- Forfettario Silver 349€ / anno
- Forfettario Gold 499€ / anno
Vuoi maggiori informazioni?
Per informazioni sull'abbonamento leggi come funziona il servizio, contattaci con il modulo che trovi qui sotto oppure scrivi su Whatsapp al nostro servizio commerciale al numero 375 5788248
Lascia un commento