Abbiamo ricevuto un quesito da Roger di Matera, che ci chiede informazioni su come applicare regime forfettario ad attività di commercio.
Se anche tu, vuoi inviarci una domanda, richiedi una consulenza gratuita, uno dei nostri esperti fiscali, ti risponderà tramite le pagine del nostro blog.
Applicare regime forfettario ad attività di commercio
Vorrei aprire un’attività di commercio a partire in regime dei minimi.
Attualmente sono lavoratore dipendente di una Pubblica Amministrazione.
Presto servizio presso 2 Enti con due distinti contratti di lavoro (ognuno Part time).
Al 31/12/2018 uno dei 2 contratti con un’Ente va a cessare mentre l’altro continua anche nel 2019.
Il Contratto da dipendente che cessa entro il 31/12/2019 è quello che mi determina lo sforamento del parametro del reddito rispetto al massimale consentito nel 2018 di 30.000 €.
Mentre l’altro contratto che resta in essere anche dopo il 31/12 è un rapporto di lavoro che non determina da solo lo sforamento annuo del parametro dei 30.000.
La domanda è la seguente:
avendo cessato il contratto più importante che da solo determinava lo sforamento del parametro del reddito limite nell’anno precedente 30.000 € ed essendo in essere il solo contratto che rientra nei limiti del cumulo dei 30.000 (dell’anno precedente e dell’anno in corso), è possibile aderire al regime dei minimi?
Inoltre se è possibile, vorrei maggiori informazioni su come procedere per avviare l’attività di commercio e quali saranno le tasse e la contribuzione che dovrò versare
Grazie
Roger – Matera
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La nostra risposta a Roger
Buonasera Roger, ti ringraziamo per il tuo quesito su come applicare regime forfettario ad attività di commercio.
Innanzitutto una precisazione, l’unico regime agevolato ad oggi vigente nel nostro paese è il regime forfettario.
Difatti, non è più possibile attivare alcun esercizio di impresa o di lavoro autonomo adottando il vecchio regime dei minimi.
Il vecchio regime agevolato, può andare avanti solo per trascinamento dalle partita Iva che lo avevano adottato al momento dell’apertura se permangono i requisiti.
Dopo questa importante precisazione, ti facciamo presente che la causa di esclusione dal regime forfettario quando il soggetto ha ricevuto redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 € è stata abolita dal primo di gennaio di quest’anno.
Quindi, il problema della verifica se i redditi da lavoro dipendente sono inferiori a tale soglia, non esiste più.
Si può applicare il regime forfettario indipendentemente dal reddito da lavoro dipendente, e questo, a nostro giudizio rappresenta una bella opportunità.
Requisiti accesso regime forfettario
Per applicare il regime forfettario devono essere rispettati i requisiti che ti riportati di seguito:
- rispettare il limite dei ricavi compensi al 31/12/2018 di 65.000€;
- non aver usufruito di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi;
- la non partecipazione a società di persone, associazioni professionali, srl trasparenti contemporaneamente all’esercizio dell’attività.
- non avere partecipazioni di controllo in Srl la cui attività sia riconducibile direttamente o indirettamente all’attività svolta con partita Iva individuale;
- il fatturato non deve essere prodotto prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono corso rapporti di lavoro o erano intercorsi nei due anni precedenti d’imposta.
Regime forfettario ad attività di commercio
Chiarito che il regime naturale per chi apre la partita Iva è il regime forfettario, vediamo adesso gli aspetti più significativi.
Si può applicare e mantenere il regime forfettario, quando i ricavi non superano i 65.000 € annui.
Il reddito imponibile, viene determinato moltiplicando i ricavi per il coefficiente di redditività che in questo caso è del 40%.
L’imposta sostitutiva applicata è del 5% per i primi 5 anni di attività se si rispettano determinati requisiti.
Nel caso, non si posseggono i suddetti requisiti, l’imposta applicata sarà del 15%.
Aprire la partita Iva
Per avviare l’attività è necessario seguire i seguenti punti:
- aprire la partita Iva;
- segnalazione d’inizio attività allo sportello SUAP del comune di riferimento (SCIA);
- iscrizione Camera di Commercio territorialmente competente;
- eventuale iscrizione INPS commercianti;
- pagamento diritto camerale di 53 € tramite F24 entro 30 giorni dalla comunicazione di iscrizione alla CCIAA.
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Per maggiori dettagli sulle tasse ed i contributi da versare, ti rimandiamo alla lettura del nostro articolo commercianti e regime forfettario.
Conclusioni
Roger, ci auguriamo che la nostra risposta su come applicare regime forfettario ad attività di commercio, abbia chiarito i tuoi dubbi. Se hai ulteriori domande, inserisci un commento.
Lo Staff di regimeforfettario.it
Libri utili
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in previsione della Flat Tax volendo aprire un e-commerce conviene aspettare il 2019 o non cambierebbe niente? inoltre che obblighi di fatturazione ci sono?
Come letto deduco che il regime forfettario sia applicabile con il commercio elettronico, esatto?
grazie
Buongiorno Maria Rosa, si consiglia di attendere il 2019 per aprire partita Iva come commercio elettronico.
Confermiamo che il regime forfettario può essere applicato per questa attività.
Cordiali saluti