Sei un veterinario e non fatturi più di 85.000 euro all’anno? Vuoi applicare il regime forfettario alla tua Partita Iva? Se stai cercando queste informazioni sei arrivato sulla pagina giusta.
In questa guida parliamo della scelta del Codice Ateco Veterinario corretto e di come aprire la partita Iva forfettaria. Ti auguro buona lettura e non esitare a contattarci per informazioni ed eventuali dubbi.
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Indice dei contenuti
Codice Ateco Veterinario
Il Codice Ateco Veterinario con cui svolgere l’attività è 75.00.00 – Servizi veterinari:
attività svolte da veterinari qualificati in cliniche veterinarie o presso fattorie, canili o ricoveri per animali, ambulatori veterinari o altro.
Ti ricordo che, il codice Ateco è un sistema di codici utilizzato per classificare le diverse attività economiche. Sceglierlo correttamente è fondamentale perché è direttamente correlato al coefficiente di redditività.
Per l’attività di veterinario il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Questo significa che alla tua attività vengono riconosciute spese forfettarie pari al 22%.
Come diventare Veterinario
Per poter svolgere questa attività devi laureati nella facoltà di Medicina Veterinaria e la durata del corso è di 5 anni. Per poter accedere al corso universitario dovrai superare un test di ammissione a livello nazionale. Dopo aver conseguito la laurea in Veterinaria dovrai partecipare all’esame di Stato. Una volta superato sarà sufficiente iscriversi all’Ordine Veterinario della Fnovi, Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani.
Regime forfettario Veterinario
Puoi optare per il regime forfettario o il regime semplificato.
Il regime forfettario può rivelarsi particolarmente conveniente perché ti offre molti vantaggi:
- reddito fino ad 85.000€
- imposta sostitutiva con aliquota bassa
- niente Iva in fattura
- gestione contabilità più semplice
- risparmio sul costo del commercialista
L’aliquota dell’imposta sostitutiva è del 15% che può essere ridotta per il primo quinquennio al 5% se possiedi i requisiti richiesti. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Ricordati che scegli il Regime Forfettario puoi godere di queste esenzioni:
- applicazione dell’Iva: non devi provvedere al versamento nè alla dichiarazione e comunicazione annuale
- esonero dalla registrazione delle fatture emesse, dei corrispettivi e degli acquisti
- non devi conservare i registri ed i documenti
- niente comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Aprire partita Iva Veterinario
Una volta scelto correttamente il Codice Ateco Veterinario, devi sapere come aprire la Partita Iva. L’inquadramento previsto dalla legge è come Libero Professionista.
Per aprirla puoi recarti direttamente presso l’Agenzia delle Entrate con il modello AA9/12 o in alternativa utilizzare il nostro servizio.
La cassa previdenziale di riferimento è la ENPAV.
- Inquadramento: Libero Professionista
- Requisiti richiesti: Iscrizione Ordine Veterinario della Fnovi
- Iscrizione Camera Commercio: No
- Previdenza: iscrizione alla Cassa Previdenziale ENPAV
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Previdenza Veterinario
Per quanto riguarda la previdenza, il veterinario deve fare riferimento alla Cassa Previdenziale ENPAV.
Ma quali sono i contributi previdenziali di ENPAV?
Sono previsti quattro contributi:
- Contributo soggettivo: è dovuto da tutti gli iscritti ed è composto da un contributo minimo per il 2024 fissato a 3.273,50€ annui. È prevista un’agevolazione per i primi 4 anni di iscrizione per coloro che hanno un’età inferiore a 32 anni dove per il primo anno il contributo è gratuito, per il secondo anno il pagamento deve essere il 33% del contributo soggettivo minimo e per il terzo e quarto anno il pagamento è del 50% del contributo soggettivo minimo. L’agevolazione è prevista per due anni anche verso chi ha un’età compresa tra 32 e 34 anni dove per il primo anno il pagamento è il 33% del contributo soggettivo minimo e per il secondo anno è previsto il pagamento del 50% del contributo soggettivo minimo.
Oltre questo contributo fisso è previsto anche un contributo percentuale sulle eccedenze pari al 17% fino a 99.750€ e al 3% oltre tale limite.
Il contributo soggettivo aumenta annualmente dello 0,5% fino all’aliquota massima del 22%.
- Contributo integrativo: il contributo minimo previsto per il 2024 è pari a 555€ all’anno. Sono previste le stesse agevolazioni del contributo soggettivo per chi ha meno di 32 anni. Il contributo percentuale è pari al 2% per tutti gli iscritti da applicare sui corrispettivi percepiti nello svolgimento dell’attività professionale.
- Contributo di maternità: per il 2024 è pari a 95 euro.
- Contributo di solidarietà: è dovuto dai veterinari iscritti agli Albi professionali che hanno optato per l’iscrizione ad altro ente previdenziale o che hanno rinunciato all’iscrizione all’ente perché compiuto i 68 anni di età senza aver maturato il diritto a pensione. Esso è pari al 3% del reddito professionale.
Il pagamento dei contributi minimi può essere effettuato in 2 rate: 31 maggio e 31 ottobre. Puoi anche scegliere di pagare in quattro rate con scadenze 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 31 ottobre oppure in otto rate con scadenza l’ultimo giorno di ogni mese dal 31 marzo al 31 ottobre.
Calcolo tasse veterinario in forfettario
Per avviare la professione, oltre la scelta del Codice Ateco Veterinario e le pratiche di apertura della Partita Iva è importante sapere quanto pagherai di tasse.
Per questo, di seguito ti faccio alcuni semplici esempi.
Reddito lordo: 45.000€
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 45.000€ x 78% = 35.100€
Imposta sostitutiva: 35.100€ x 5% = 1.755 €
Il volume dei ricavi presunto è 21.000 €. Quanto deve pagare di tasse l’anno successivo?
Reddito lordo: 21.000€
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 21.000€ x 78% = 16.380€
Imposta sostitutiva: 16.380€ x 5% = 819€
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