Aprire Partita Iva Commercio Elettronico

Lo sai che aprire la Partita Iva in Regime Forfettario ti permette di risparmiare molto sulle tasse e sul costo del commercialista?
Oggi vediamo come aprire partita iva commercio elettronico in regime forfettario e ti spiego tutti i passi necessari. Quando hai terminato la lettura, per eventuali dubbi richiedi una consulenza gratuita e senza impegno.

Aprire Partita Iva Commercio Elettronico

Per aprire la Partita Iva commercio elettronico il codice ATECO corretto è 47.10 – Commercio al dettaglio non specializzato.
Dovrai compilare e presentare il modello AA9/12 all’agenzia delle entrate tramite il loro sito web, oppure con posta raccomandata o direttamente ad uno sportello territoriale.
Se preferisci puoi rivolgerti ad un intermediario abilitato come noi.

La scelta del regime fiscale

La scelta del regime fiscale adatto alle proprie necessità è lo step successivo.
Ci sono alcuni aspetti importanti da valutare soprattutto per un attività di commercio elettronico. Potrai parlarne al telefono con un nostro esperto ed essere guidato nella scelta migliore.

Il regime forfettario è un regime agevolato che è stato pensato per le piccole partite Iva.
Durante il periodo d’imposta, non dovrai superare gli 85.000 €.
La tassazione, prevede l’applicazione dell’imposta sostitutiva sul reddito netto da calcolarsi tramite il coefficiente di redditività che per il commercio elettronico è pari al 40%.
Quindi sarà possibile scaricare solo le spese forfettarie.

Approfondimento consigliato
Guida al regime forfettario

Se i ricavi superano i 85.000 euro, dovrai adottare il regime ordinario, che prevede la tenuta della contabilità ordinaria e l’applicazione dell’IRPEF progressiva. In questo caso le spese sostenute potranno essere ovviamente scaricate. Se hai deciso di abbonarti al nostro servizio ti consigliamo di contattarci e di richiedere un colloquio preliminare con un nostro esperto.
In questo modo sarai guidato alla scelta del regime migliore per le tue necessità.

Gestione Previdenziale 

Nel commercio elettronico, devi iscriverti alla Gestione Commercianti dell’INPS. La contribuzione è obbligatoria e prevede il pagamento di contributi previdenziali trimestrali.

Gestione Commercianti INPS

I contributi che dovrai pagare per il commercio elettronico saranno di due tipi:

• fissi
• variabili

I contributi fissi dovrai pagarli indipendentemente da quali siano i tuoi ricavi, mentre i contributi variabili, invece, si calcolano se il reddito supera un determinato importo che per quest’anno è stato fissato a 18.555€.

Approfondimento consigliato:
INPS Artigiani e Commercianti

Calcolo delle tasse in Regime Forfettario

Nel regime forfettario, l’imposta sostitutiva si applica al reddito imponibile che viene determinato grazie ad un coefficiente di redditività stabilito per la categoria.
Nel caso del commercio elettronico questo coefficiente è del 40%.
Ad esempio, se i ricavi annui sono 50.000 euro, il reddito imponibile sarà 20.000 euro (50.000 euro * 40%) e l’imposta sarà il 15% (o il 5% nei primi 5 anni).

Vediamo un altro esempio per chiarirci meglio le idee. Luca ha un commercio elettronico nel corso dell’anno fattura 40.000 €.

Base imponibile: 40.000 € x 40% = 16.000 €
Imposta sostitutiva: 5%
Tasse: 16.000 x 5% = 800€
Contributi fissi: 4.549,70€
Essendo la base imponibile pari a 16.000 euro e quindi inferiore a 18.555 euro, non dovrai sostenere i contributi variabili.

Per ricevere assistenza durante l’apertura e nella gestione della tua partita iva commercio elettronico scegli il nostro servizio e un consulente personale si occuperà di tutto.

Consulente fiscale per commercio elettronico 

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