Hai una passione per l’elettronica e hai intenzione di aprire una Partita Iva per riparazione telefoni? Vuoi sapere tutto sul Regime Forfettario e conoscere se puoi applicarlo alla tua attività?
Se la tua passione è l’elettronica e le nuove tecnologie ti suggerisco la lettura di questa guida aprire partita per riparazione telefoni.
Potrai cosi finalmente realizzare il tuo desiderio ed iniziare a fatturare creando un flusso di reddito proporzionale alle tue competenze professionali.
Devi sapere che il Regime Forfettario rappresenta una ghiotta possibilità per aprire la tua ditta per la riparazione dei telefoni risparmiando sulle tasse, contributi previdenziali e costi del commercialista. Se rispetti i criteri per applicarlo, hai una serie di vantaggi ed agevolazioni: come prima cosa l’imposta sostitutiva da versare prevede un’aliquota del 15% sul reddito imponibile che si riduce al 5% se possiedi i requisiti necessari. Gli altri li scopriamo insieme nelle prossime righe. Se decidi di avvalerti del mio aiuto, aprirò per te la partita IVA e mi prenderò cura della tua contabilità e di tutti gli adempimenti, compresa la dichiarazione dei redditi, ti spiego come emettere una fattura e ti aggiorno sulle scadenze fiscali dell’anno. Ma procediamo con calma, mettiti seduto e leggi con attenzione ed i suggerimenti che ho preparato per te, ti auguro buona lettura!
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Indice dei contenuti
Aprire partita per riparazione telefoni
Forse sei già a conoscenza che aprire la partita Iva per riparazione telefoni in Regime Forfettario ti permette di risparmiare su tasse, contributi e costi del commercialista.
Se mi segui attentamente in pochi minuti ti spiego tutto quello che devi conoscere al riguardo. I primi step da fare per aprire la partita iva sono:
- identificare correttamente la tua attività con il codice di Ateco corretto;
- compilare il modello AA9/12
- consegnarlo al front office dell’Agenzia delle Entrate con le modalità previste.
L’apertura della Partita Iva non è l’unico passaggio che devi affrontare. L’attività di riparazione telefoni è un’attività artigianale, è quindi necessario:
- iscrizione al Registro delle Imprese in Camera di Commercio;
- SCIA al comune;
- apertura di una posizione INAIL.
Tutte queste procedure richiedono tempo, competenze e denaro. Se vuoi evitare errori o inutili tempi di attesa negli uffici puoi affidarci l’incarico. Nei piani di abbonamento che ti offro, l’apertura della partita IVA è inclusa e non prevede costi aggiuntivi.
Il codice Ateco
Prima ti ho parlato del Codice Ateco, il cui scopo è quello di inquadrare correttamente l’attività svolta. Si articola in 5 livelli, con sei cifre fino a giungere al livello massimo di dettaglio.
Comprende ben 1.226 sottocategorie con la struttura di classificazione ad albero. Ricorda che è possibile avere più di un codice Ateco nel caso volessi svolgere più di una attività.
Il Codice Ateco per svolgere l’attività è il 95.12.01 – riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari.
Il regime forfettario
Oggi nel nostro paese, abbiamo tre regimi fiscali in vigore, il forfettario, l’ordinario ed il semplificato. Il forfettario è di gran lunga quello più vantaggioso perché come ti ho già accennato presenta numerose agevolazioni. Devo però sottolineare che per poter aprire una Partita IVA in Regime Forfettario o per applicarlo ad una già esistente occorre essere in possesso rispettare alcuni requisiti come ad esempio:
- avere un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.000 € annui;
- rispettare il limite di spese per dipendenti o collaboratori di 20.000 € annui;
- non superare la soglia per ricavi o compensi di 85.000 € all’anno.
Se apri una Partita IVA in forfettario puoi avvalerti anche di altri benefici fiscali e contabili, come l’esenzione dall’applicazione dell’IVA in fattura ed anche dalla ritenuta d’acconto. A differenza dei regimi ordinari quindi non sei tenuto ad effettuare le liquidazioni periodiche e a presentare le dichiarazioni IVA. Inoltre sei esonerato dal pagamento di IRAP, tenuta dello spesometro, fatturazione elettronica, presentazione del modello ISEE e studi di settore. Questo ti consentirà di dedicarti al tuo lavoro snellendo le procedure burocratiche e di risparmiare dal punto di vista economico su costi ed imposte.
Attenzione: il limite dei ricavi da partita IVA forfettaria non deve superare i i 85.000 € lordi annuali. Se non oltrepassi questa soglia anche l’anno successivo potrai rimanere nel regime forfettario. In caso contrario passerai ad applicare il regime ordinario semplificato alla tua partita IVA. Per conoscere in dettaglio i requisiti da rispettare ti rimando alla lettura dell’articolo requisiti d’accesso al regime forfettario.
Calcolo imposta sostitutiva
Come ho già accennato, il regime forfetario prevede una imposta sostitutiva con aliquota al 15% o al 5% a seconda dei casi.
Ovviamente i tradizionali scaglioni IRPEF ben più alti non si applicano. Se desideri trovi altri esempi nell’articolo calcolo tasse regime forfettario.
Se svolgi dunque l’attività di riparazione telefoni con Partita IVA a regime ordinario o semplificato dovrai rispettare gli scaglioni IRPEF, con aliquote che variano in base al reddito prodotto che vanno dal 23% al 43%. In regime forfettario, invece, avrai un’aliquota unica del 15%, riducibile al 5% per i primi cinque anni di attività.
Il calcolo della base imponibile, cioè il reddito su cui paghi le tasse, è molto semplice visto che non puoi dedurre i costi aziendali.
In forfettario, ogni tipo di attività ha un coefficiente di redditività, ovvero un valore forfettario che determina il fatturato lordo su base percentuale rispetto al fatturato totale.
In questo caso il coefficiente di redditività è del 67%. Ad esempio su ogni 10.000 € di reddito applicherai l’imposta sostitutiva del 5% solo al 67% (6.700€) di tale importo.
La quota del 33% non viene considerata nel calcolo della tassazione perché è considerata quota per costi forfettari. Lo Stato ti riconosce quindi 3.300 € di costi su ogni 10.000 € di fatturato.
Per quanto riguarda i contributi pensionistici, invece, devi iscriverti alla gestione Artigiana INPS che prevede un versamento di due quote:
una fissa, equivalente a 4.208,40 € annuali, ed una del 24% sul reddito eccedente al minimale di 17.504 €.
Il Regime Forfettario ti dà un bel vantaggio rispetto al regime ordinario. Hai infatti la possibilità all’INPS una riduzione del 35% su entrambe le quote pensionistiche. Se sottoscrivi il nostro abbonamento ci occuperemo anche di questo per te.
Andrea è un riparatore di telefoni con codice ATECO 95.12.01
coefficiente di redditività: 67%
imposta sostitutiva: 5%
riceverà compensi nel 2023 per 30.000€.
Il reddito imponibile di Silvia sarà:
30.000 x 67% = 20.100€
L’imposta sostitutiva da pagare:
20.100 x 5% = 1.005€
Conclusioni
Mi auguro che tramite questa breve guida aprire partita iva per riparazione telefoni, i tuoi dubbi siano chiariti.
A mio giudizio il regime forfettario rappresenta una bella opportunità se vuoi iniziare a svolgere l’attività come consulente stilista di moda. Se stai già lavorando ed i tuoi incassi non superano limite di 85.000 € all’anno contattami per valutare se ti conviene aderire al regime forfettario con la tua partita IVA.
Ricordati che in forfettario non dovrai più applicare l’IVA in fattura, non avrai obbligo di fatturazione elettronica, pagherai meno tasse ed avrai una serie di semplificazioni ed agevolazioni contabili.
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