Un dubbio che grava su molti lavoratori autonomi con Partita Iva è il diritto all’indennità per malattia.
Sappiamo bene che i lavoratori dipendenti in caso di malattia o infortunio sul lavoro hanno diritto all’indennità di malattia che viene versata direttamente dall’istituto di previdenza INPS o dal datore di lavoro, ma nel caso di lavoratore autonomo come funziona? È anch’esso tutelato?
Per gli iscritti ad una Cassa di Previdenza Professionale, la malattia funziona in modo diverso a seconda della cassa dal momento che né Inps né Inail estendono la propria copertura per i liberi professionisti.
Gli iscritti alla Gestione Artigiani o alla Gestione Commercianti non hanno alcuna tutela.
Per gli iscritti alla Gestione Separata INPS è prevista l’indennità di malattia solo se sono rispettati i seguenti requisiti:
- almeno 1 mese figurativo di contribuzione nel corso dei 12 mesi precedenti;
- reddito dell’anno solare precedente inferiore al 70% del massimale (inferiore a 70.000 euro circa);
- Al momento della richiesta dell’indennità per malattia o infortunio, l’attività deve essere attiva;
- Il lavoratore possiede un mese di contributi se risultano versati almeno 385,26 euro come libero professionista, in quanto l’aliquota 2021 è pari al 25,98%.
Dobbiamo però fare una distinzione tra indennità di malattia per ricovero ospedaliero e indennità di malattia per malattia domiciliare.
Indennità di malattia in Partita Iva per ricovero ospedaliero
L’indennità di malattia per ricovero ospedaliero spetta per un massimo di 180 giorni ad anno solare. L’importo spettante in questo caso non è fisso, varia in funzione del numero di mensilità di contribuzione figuranti nei 12 mesi precedenti
- Se risultano accreditate fino a 4 mensilità spettano 45,17 euro al giorno
- Se risultano accreditate da 5 a 8 mensilità spettano 67,67 euro al giorno
- Se risultano accreditate da 9 a 12 mensilità spettano 90,34 euro al giorno
Per fare la richiesta il titolare di partita iva deve presentare la domanda online allegando la lettera di dimissioni scritta e rilasciata dall’ospedale.
Indennità di malattia in Partita Iva per malattia domiciliare
L’indennità per malattia domiciliare spetta per un massimo di 61 giorni ad anno solare, ma solo a partire dal 4° giorno consecutivo di malattia. L’importo spettante in questo caso non è fisso, varia in funzione del numero di mensilità di contribuzione figuranti nei 12 mesi precedenti:
- Da 1 a 4 mesi di contribuzione spettano 22,58 euro al giorno
- Da 5 a 8 mesi di contribuzione spettano 33,88 euro al giorno
- Da 9 a 12 mesi di contribuzione spettano 45,17 euro al giorno
Per fare richiesta, il titolare di partita iva deve richiedere al medico di base l’invio telematico all’INPS del certificato di malattia entro e non oltre 1 giorno dall’inizio della malattia. Solo dopo aver provveduto a questo invio, potrà procedere con la compilazione e l’invio della domanda d’indennità online.
ATTENZIONE: i periodi di malattia o ricovero dei titolari di partita IVA non sono conteggiati ai fini pensionistici.
Le partite Iva sono sottoposte a visita fiscale?
Come il lavoratore dipendente anche il lavoratore con partita iva può essere soggetto a controlli effettuati dalle Asl o dall’INPS. Ha l’obbligo di essere reperibile preso l’indirizzo di residenza o domicilio occasionale per tutto il periodo della malattia (compreso domenica e festivi) nelle fasce orarie:
- Dalle 10:00 alle 12:00
- Dalle 17:00 alle 19:00
L’assenza non giustificata determina la perdita dell’indennità di malattia:
- Per un massimo di 10 giorni di calendario, alla prima assenza di visita di controllo non giustificata;
- Per il 50% dell’indennità nel restante periodo di malattia alla seconda assenza di visita di controllo non giustificata;
- Per il 100% dell’indennità dalla data della terza assenza a visita di controllo non giustificata.
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