
Aprire una Partita IVA per avviare un’impresa di pulizie nel 2025 può essere una scelta vantaggiosa se desideri lavorare in modo autonomo, con regole fiscali semplificate. Il regime forfettario è oggi la forma più conveniente per iniziare, grazie a tasse ridotte e meno obblighi contabili.
In questa guida scoprirai tutto quello che devi sapere: codice ATECO corretto, costi di apertura, aliquote INPS e imposta sostitutiva. Inoltre vedremo se puoi accedere all’aliquota agevolata del 5% e come funziona l’apertura vera e propria.
Se stai valutando di metterti in proprio nel settore delle pulizie — anche come ditta individuale — qui trovi la guida aggiornata con dati e istruzioni passo passo.
Codice ATECO per imprese di pulizie: quale scegliere
Per aprire correttamente una Partita IVA nel settore delle pulizie, è fondamentale scegliere il codice ATECO adatto. Il codice identifica l’attività svolta e determina, tra le altre cose, il coefficiente di redditività applicato nel regime forfettario. Di solito, le imprese di pulizia rientrano tra le attività artigiane o commerciali.
Ecco i codici ATECO più comuni per chi svolge attività di pulizie:
| Codice ATECO | Descrizione | Coefficiente redditività |
|---|---|---|
| 81.21.00 | Pulizia generale (non specializzata) di edifici | 67% |
| 81.22.02 | Altre attività di pulizia specializzata di edifici e di impianti e macchinari industriali | 67% |
| 81.23.10 | Attività di sanificazione, disinfezione e disinfestazione | 67% |
📌 Vuoi esplorare tutti i codici disponibili per il regime forfettario? Consulta la nostra guida ai Codici ATECO.
Quanto costa aprire la Partita IVA per un’impresa di pulizie
I costi per aprire e mantenere la Partita IVA in regime forfettario per un’impresa di pulizie nel 2025 dipendono principalmente da tre fattori:
- Contributi INPS artigiani o commercianti
- Imposta sostitutiva (5% o 15%)
- Servizio di gestione fiscale o apertura
Vediamo una stima dei costi principali:
| Voce di costo | Importo stimato (annuale) | Note |
|---|---|---|
| Contributi INPS fissi | ≈ 4.200 € | Riducibili del 35% su richiesta |
| Imposta sostitutiva | 5% o 15% | Applicata sul reddito imponibile (es. 67% del fatturato) |
| Apertura Partita IVA | Gratis o da 99 € | Dipende dal servizio scelto |
🔍 Se sei una nuova attività e rispetti i requisiti, puoi usufruire dell’aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni. In caso contrario, si applica il 15%.
📘 Leggi la nostra guida su imposta sostitutiva 5% e 15%.
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Quali obblighi ha un’impresa di pulizie nel regime forfettario
Il regime forfettario è apprezzato da molte imprese di pulizie per la sua semplicità, ma ci sono comunque alcuni obblighi da rispettare per restare in regola.
Ecco un riepilogo degli adempimenti fiscali e contributivi principali:
- Emissione di fatture elettroniche tramite SDI (obbligatorio dal 1° luglio 2022)
- Versamento contributi INPS (acconto e saldo in due rate)
- Versamento imposta sostitutiva (insieme al saldo IRPEF, scadenze 30 giugno e 30 novembre)
- Presentazione della dichiarazione dei redditi ogni anno (modello Redditi PF)
- Conservazione digitale delle fatture e registrazione nel proprio cassetto fiscale
❗ Importante: nel regime forfettario non sei obbligato a tenere registri IVA, registri contabili o a presentare l’IVA trimestrale.
🧠 Per approfondire gli adempimenti, leggi la nostra guida alla dichiarazione dei redditi nel forfettario.
Quando conviene il regime forfettario per le imprese di pulizie
Il regime forfettario è ideale per chi avvia un’attività di pulizie con costi contenuti e ricavi sotto i 85.000 euro. Ma conviene sempre? Vediamo i casi più frequenti.
Ecco quando è davvero vantaggioso:
- Hai pochi costi da scaricare e non usi molti beni strumentali
- Hai ricavi fino a 65.000–85.000 €
- Vuoi semplicità gestionale e fiscale
- Hai diritto all’aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni
Attenzione: può non essere la scelta migliore se…
- Hai costi molto elevati (dipendenti, attrezzature, furgoni)
- Superi facilmente la soglia degli 85.000 €
- Hai anche altri redditi (es. pensione o lavoro dipendente importante)
Esempio pratico:
| Voce | Importo |
|---|---|
| Fatturato annuo | 30.000 € |
| Coefficiente redditività (67%) | 20.100 € |
| Imposta sostitutiva 5% | 1.005 € |
| Contributi INPS (ridotti 35%) | ≈ 2.730 € |
📌 In questo esempio, l’impresa di pulizie pagherebbe meno di 4.000 € l’anno tra tasse e contributi: molto meno rispetto ad altri regimi fiscali.
🔗 Leggi anche: quando conviene davvero il regime forfettario.
Conclusione: conviene davvero aprire un’impresa di pulizie in forfettario?
Se vuoi avviare un’attività autonoma nel settore delle pulizie, il regime forfettario è spesso la soluzione più pratica ed economica. Tasse più leggere, contributi ridotti e meno burocrazia lo rendono ideale per chi parte da zero o lavora in modo semplice.
Ricorda però che ogni caso è diverso. Se hai dubbi sul codice ATECO, sull’INPS o sull’idoneità per il 5%, affidati a chi ti può seguire in modo chiaro e veloce.
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Domande frequenti sul regime forfettario per imprese di pulizie
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Salve, mi chiamo Emilio Colussi e vivo a Varese. Anche io ho intenzione di aprire Partita iva per ditta individuale e dedicarmi alle pulizie per il momento Standard ovvero pulizie condominiali, uffici etc… Volevo sapere se è possibile con la Flat Tax 2019 i costi dei contributi INPS, mi sembra di aver letto che c’è in ribasso del 35% sui contributi da versare. Potete dirmi se è così? Grazie per il vostro servizio informazioni. Cordiali saluti Emilio Colussi
Buongiorno Emilio, se ne rispetti i requisiti di accesso potrai applicare la nuova flat tax anche per l’attività di pulizie.
Puoi verificare i requisiti al seguente articolo:
https://www.regimeforfettario.it/requisiti-accesso-regime-forfettario-2018/
Confermiamo inoltre la riduzione del 35% dei contributi INPS, per coloro che applicano il regime forfettario.
Cordiali saluti
Buongiorno, vorrei aprire anche io una impresa di pulizie in regime forfettario, posso fatturare a mio marito? Non abbiamo un impresa famigliare e non sono socio.
Buonasera Fun, se ad esempio suo marito è un amministratore di condominio, perchè no.
In ogni caso la invitiamo a prenotare una consulenza gratuita con un nostro esperto per analizzare nel dettaglio la sua idea di business.
Può prenotare da questo link
Cordiali saluti
Buongiorno, vorrei aprire partita IVA per pulizie, ad oggi mi confermate tra imps e Inail un 30%circa di tasse?
Buongiorno Katia, per l’impresa di pulizie non è corretto parlare di percentuale quando si misura l’INPS e l’INAIL da versare, perché sono costi fissi indipendenti dal fatturato.
I contributi INPS ammontano a 4.200€ circa all’anno, nel caso di regime forfettario è possibile richiedere una riduzione del 35% e portare i contributi a circa 2.700€ all’anno; mentre per quanto riguarda la quota INAIL può considerare una cifra che oscilla tra le 300/400 euro all’anno.
Cordiali saluti