Lo psicologo è un professionista che svolge la sua attività per migliorare e promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. Se anche te stai pensando di svolgere questa attività allora sei nel posto giusto però è necessario rispettare dei requisiti. Guardiamo insieme qual è il codice ateco psicologo e come aprire la partita iva.
Per questo, prima di entrare nel dettaglio fiscale, è bene accennare ai requisiti richiesti.
Dovete sapere che per esercitare la professione è indispensabile aver effettuato l’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Questo Albo comprende due diverse figure professionali iscritte in due sezioni:
- gli psicologi (Sez. A);
- i dottori in tecniche psicologiche per i contesti sociali, organizzativi e del lavoro; i dottori in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità (Sez. B).
Per diventare psicologo è necessario:
- conseguire un diploma di istruzione secondaria superiore che dia accesso all’università;
- conseguire una laurea magistrale in Psicologia nella classe LM 51;
- svolgere un tirocinio professionalizzante di un anno presso una struttura convenzionata;
- superare l’esame finale del percorso di studi per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione;
- effettuare l’iscrizione alla sezione A dell’Albo professionale.
Se rispetti tutti i requisiti richiesti allora possiamo entrare nel dettaglio della sfera fiscale. Come tutti i professionisti anche lo psicologo deve aprire la partita iva, ma prima dovrà decidere quale regime fiscale di appartenenza adottare.
Regime fiscale di appartenenza
Potrebbe essere vantaggioso considerare il regime forfettario. In questo modo, avrai diritto a molti vantaggi, come ad esempio:
- reddito fino ad 85.000 €
- imposta sostitutiva con aliquota bassa
- niente Iva in fattura
- gestione contabilità più semplice
- risparmio sul costo del commercialista
Per quanto riguarda l’imposta sostitutiva, l’aliquota prevista è del 15% che può essere ridotta per il primo quinquennio al 5% se possiedi i requisiti richiesti.
Leggi anche: Regime forfettario aliquota al 5% o al 15%
Ricordiamo che se aderisci al Forfettario potrai godere di queste esenzioni:
- Applicazione dell’Iva: non dovrai provvedere al versamento e alla liquidazione di essa, ma sei tenuto all’imposta di bollo da 2 euro per le fatture superiori a 77,47 €.
- esonero dalla registrazione delle fatture emesse, dei corrispettivi e degli acquisti
- non devi conservare i registri ed i documenti
- nessuna dichiarazione e comunicazione annuale IVA e niente “esterometro”
- niente comunicazione delle dichiarazioni d’intento ricevute
Sarai comunque obbligato a:
- numerare e conservare le fatture d’acquisto e le bollette doganali
- certificare e conservare i corrispettivi
- presentare gli elenchi riepilogativi delle operazioni intra-comunitarie
- versare l’IVA per gli acquisti di beni intra-U.E. di importo annuo superiore a 10.000 € ed ai servizi ricevuti da non residenti con applicazione del reverse charge
Codice Ateco Psicologo
Se sceglierai di adottare il regime forfettario dovrai individuare il codice Ateco di riferimento.
Il Codice ATECO (Codice ATtività ECOnomiche) viene utilizzato per la classificazione delle attività economiche a livello nazionale adottata dall’ISTAT per finalità statistiche e per l’apertura di una qualsiasi attività professionale in partita IVA. Scegliere il codice ATECO che rispecchia al meglio la propria attività è importante poiché da esso dipenderanno parametri rilevanti come il coefficiente di redditività, e quindi il calcolo dei contributi, e la fascia di rischio. Ogni business ha un proprio codice che identifica la tipologia di attività per la quale si deve aprire la Partita Iva.
Guardiamo com’è composto il Codice Ateco Psicologo:

Dalla tabella deduciamo che il codice Ateco più adatto allo svolgimento di questa attività è 86.90.30 – Attività svolta dagli psicologi.
Nel calcolo dei costi da sostenere dovremo essere a conoscenza anche del coefficiente di redditività che, nel caso dello psicologo con codice Ateco 86.90.30, è pari al 78%.
Aprire la partita Iva da Psicologo
- Inquadramento: Libero Professionista
- Requisiti richiesti: iscrizione Albo degli Psicologi
- Iscrizione Camera Commercio: No
- Previdenza: iscrizione alla Cassa Previdenziale ENPAP
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entratemodello AA9/12

Leggi anche: Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Calcolo Tasse Psicologo in regime forfettario
Vediamo di chiarirci meglio le idee tramite un esempio di calcolo per uno psicologo nel regime forfettario.
Luisa svolge da quattro anni l’attività di psicologa e nell’ultimo anno ha ricavato 84.000 euro. Quanto deve pagare l’anno successivo di tasse?
Reddito lordo: 84.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 84.000 € x 78% = 65.520 €
Imposta sostitutiva: 65.520 € x 5% = 3.276 €
Leggi anche: Calcolo tasse regime forfettario
Cassa di Previdenza ENPAP Codice Ateco Psicologo
Come già accennato precedentemente, gli psicologi hanno l’obbligo di iscrizione a ENPAP. L’ENPAP è l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi e attua le tutele previdenziali e assistenziali in favore degli Psicologi.
Devi iscriverti all’Ente se sussistono contemporaneamente le seguenti condizioni:
- sei iscritto all’Albo degli Psicologi
- hai incassato un compenso economico per attività libero professionale come Psicologo, anche occasionalmente.
Per iscriverti hai tempo 90 giorni dalla data di incasso del tuo primo compenso. Per presentare domanda puoi fare diretto riferimento a quello che viene indicato sul sito dell’ENPAP.
I contributi da versare annualmente all’ENPAP sono tre:
1. Contributo soggettivo
Corrisponde al 10% del tuo reddito netto, con un minimo di 780,00 euro.
Questo contributo, peraltro interamente deducibile ai fini fiscali, ti verrà accreditato sulla tua posizione personale in ENPAP e ogni anno crescerà in base ai versamenti che effettuerai e ai rendimenti che ti verranno attribuiti. Quando raggiungerai l’età della pensione (a partire dai 65 anni, con almeno cinque anni di effettiva contribuzione), l’intero ammontare dei tuoi versamenti e dei rendimenti maturati servirà a determinare la tua prestazione e ti verranno restituiti in rate di pensione.
2. Contributo integrativo
Corrisponde al 2% del tuo corrispettivo lordo con un minimo di 60,00 euro, che proviene dalla quota aggiuntiva obbligatoria del 2%. Questa parte di contribuzione serve per finanziare le spese di funzionamento dell’ENPAP e per garantirti alcuni servizi, come l’assistenza sanitaria integrativa e l’indennità di malattia o infortunio.
3. Contributo di maternità
Corrisponde a una quota fissa per finanziare l’indennità di maternità delle colleghe che diventano madri. Per il 2022 è stabilita in 130,00 euro.
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