
Se sei un geometra libero professionista e vuoi lavorare in autonomia, devi aprire Partita IVA. In questa guida aggiornata al 2025 ti spieghiamo tutto ciò che serve sapere: codice ATECO corretto, regime forfettario, contributi CIPAG e vantaggi fiscali.
Capirai quanto costa aprire Partita IVA da geometra, quale regime fiscale scegliere (forfettario o ordinario), come si calcolano i contributi alla Cassa Geometri e come accedere all’imposta sostitutiva al 5%.
✅ Che tu sia neolaureato, già iscritto all’albo o in fase di transizione da dipendente a libero professionista, qui trovi la guida completa per iniziare senza errori.
Requisiti per aprire Partita IVA da geometra
Per svolgere l’attività professionale di geometra libero professionista, è necessario aprire una Partita IVA e iscriversi all’albo professionale. I principali requisiti da rispettare sono:
- 📌 Diploma di geometra o titolo abilitante
- 📌 Esame di Stato superato con iscrizione all’Albo dei Geometri
- 📌 Iscrizione alla Cassa Geometri (CIPAG) per la gestione previdenziale
- 📌 Comunicazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate
In fase di apertura puoi scegliere il regime fiscale più adatto: molti geometri in fase di inizio attività optano per il regime forfettario grazie ai vantaggi fiscali e alla semplicità di gestione.
✅ L’apertura della Partita IVA non comporta costi se fatta in autonomia, ma è consigliato affidarsi a un consulente per evitare errori nei codici e nelle opzioni fiscali.
🔗 Leggi la guida completa su come aprire Partita IVA
Codice ATECO geometra: quale usare
Per aprire Partita IVA come geometra, il codice ATECO corretto da utilizzare è:
71.12.30 – Attività di geometri
Descrizione: “Attività dei geometri, compresi rilievi, perizie tecniche, tracciamenti, direzione lavori.”
✅ Questo codice è ammesso nel regime forfettario ed è tra i più usati dai geometri iscritti all’albo.
Per il calcolo del reddito imponibile nel forfettario si applica un coefficiente di redditività del 78%. Ciò significa che il 78% dei ricavi sarà tassato, mentre il 22% è forfettariamente considerato costo.
💡 Esempio: con 40.000 € di ricavi, il reddito imponibile sarà di 31.200 €.
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Regime forfettario per geometri: quando conviene
Il regime forfettario è una delle scelte fiscali più comuni tra i geometri che aprono Partita IVA, soprattutto in fase di avvio. Offre vantaggi in termini di semplicità e tassazione ridotta.
Ecco i principali benefici:
- ✅ Imposta sostitutiva del 5% per i primi 5 anni (se nuovi contribuenti)
- ✅ Passaggio al 15% successivamente, sempre senza scaglioni IRPEF
- ✅ Esenzione IVA, ritenuta d’acconto, IRAP e studi di settore
- ✅ Nessun obbligo di tenuta contabilità ordinaria
📌 Quando puoi accedere al 5%
Per accedere all’aliquota ridotta al 5%, non devi:
- ✔ aver esercitato attività simili nei 3 anni precedenti
- ✔ subentrare ad altra attività già avviata
- ✔ aver superato 85.000 € di ricavi
Se non rispetti questi requisiti, ti verrà applicata l’aliquota al 15%, comunque molto più vantaggiosa rispetto alla tassazione IRPEF ordinaria.
📌 Approfondisci: guida all’imposta sostitutiva 5% o 15%
Contributi CIPAG nel 2025: quanto paga un geometra
I geometri iscritti all’albo devono versare i contributi previdenziali alla CIPAG (Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri). I contributi si compongono di 3 voci principali:
1. Soggettivo
- 💼 18% sul reddito professionale netto
- ✔ Minimo dovuto anche in assenza di reddito: circa 2.600 €
2. Integrativo
- 📊 5% sul volume d’affari (ricavi)
- ✔ Va indicato in fattura ma non concorre alla base imponibile
3. Maternità
- 👶 Contributo fisso annuale obbligatorio (circa 20–30 €)
⚠️ I contributi CIPAG devono essere versati con modello F24 o tramite MAV, secondo le scadenze annuali. Il pagamento è a saldo e acconto, come per le imposte fiscali.
📌 Il versamento alla CIPAG è obbligatorio per tutti i geometri iscritti all’albo, anche se si aderisce al regime forfettario.
🧮 Per una stima realistica dei contributi puoi usare il nostro servizio di consulenza dedicato ai liberi professionisti.
Costi fissi e imposte: simulazione reale
Vediamo ora un esempio pratico per capire quanto costa aprire e gestire una Partita IVA da geometra in regime forfettario nel 2025.
🔹 Ipotesi
- Ricavi annui: 35.000 €
- Coefficiente di redditività: 78%
- Reddito imponibile: 27.300 €
🔹 Imposta sostitutiva
- Aliquota al 5% (nuove attività): 1.365 €
🔹 Contributi CIPAG stimati
- soggettivo (18% sul reddito): ~4.914 €
- integrativo (5% sui ricavi): 1.750 €
- maternità: ~30 €
📊 Totale annuo tasse + contributi
- ~8.060 € (imposte + previdenza)
📌 Questi valori variano in base ai tuoi ricavi effettivi. Con il forfettario non puoi scaricare i costi reali, ma ottieni una gestione semplificata e una tassazione chiara.
🔗 Ti consigliamo anche: Quanto si paga nel regime forfettario
Esempi pratici: geometra forfettario vs ordinario
Per capire meglio la convenienza del regime forfettario per un geometra, ecco un confronto reale con il regime ordinario. Consideriamo un professionista con 35.000 € di ricavi annui e spese limitate.
Voce | Forfettario | Ordinario |
---|---|---|
Ricavi | 35.000 € | 35.000 € |
Spese deducibili | non previste | 6.000 € |
Reddito imponibile | 27.300 € (78%) | 29.000 € |
Tassazione | 5% imposta sostitutiva | IRPEF su scaglioni + addizionali |
Contributi CIPAG | ~6.700 € | ~6.700 € |
Totale imposte + contributi | ~8.000 € | ~10.500 € |
✅ Il regime forfettario garantisce notevole risparmio fiscale se hai costi limitati. Ma se hai molte spese deducibili, il regime ordinario può essere più conveniente.
Conclusione: aprire Partita IVA da geometra conviene?
Se sei un geometra libero professionista in fase di avvio attività, il regime forfettario nel 2025 è spesso la scelta migliore: imposta sostitutiva al 5%, contabilità semplificata e minori adempimenti.
Tuttavia, è fondamentale valutare la tua posizione previdenziale con la CIPAG e capire se hai costi elevati o spese da dedurre: in quel caso, potrebbe convenire il regime ordinario.
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