Matilde da Terni – partita iva affittacamere
Quali sono i passaggi per aprire un’attività di affittacamere professionale? Dove si apre la partita IVA, quale regime fiscale si applica e quali tasse bisogna pagare?
Ciao Matilde e grazie per la tua domanda quale partita IVA aprire per affittacamere professionale. Per avviare un’attività di affittacamere in modo professionale, anche se rivolta esclusivamente a brevi soggiorni, è obbligatorio aprire la partita IVA.
E’ importante anche inquadrare correttamente l’attività dal punto di vista fiscale che previdenziale.
Nel momento in cui si attiva la partita IVA, è necessario indicare il codice ATECO appropriato, che per questo tipo di attività è:
- 55.20.51 – Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
L’affittacamere professionale è considerata un’attività imprenditoriale che richiede l’iscrizione in Camera di Commercio e comporta l’obbligo di contribuzione alla Gestione Commercianti INPS.
A differenza di altre attività commerciali, per gli affittacamere non è previsto il versamento del contributo fisso annuale INPS (che normalmente ammonta a oltre 4.500 euro). In questo caso, i contributi sono calcolati esclusivamente in percentuale sul reddito imponibile.
Regime forfettario
Se intendi adottare il regime forfettario, ecco un esempio pratico basato su un’ipotesi di 40.000 euro di ricavi annui.
- Coefficiente di redditività: 40%
- Reddito Imponibile: 40.000€ x 40% = 16.000€
- Imposta sostitutiva del 15%: 16.000€ x 15% = 2.400€
- Contributi INPS al 24,48%: 16.000€ x 24,48% = 3.916,80€
- Totale da versare tra imposte e contributi: 2.400€ + 3.916,80€ = 6.316,80€
Nei primi cinque anni di attività, se possiedi i requisiti richiesti per le nuove iniziative, l’imposta sostitutiva può essere ridotta al 5%, portando un ulteriore vantaggio fiscale.
Non solo: dal secondo anno in poi, nel calcolo dell’imposta si potranno dedurre i contributi versati, abbassando ulteriormente la base imponibile e quindi l’importo da pagare.
Inoltre, scegliendo il regime forfettario, hai diritto a richiedere la riduzione del 35% dei contributi INPS. Nell’esempio riportato, il versamento scenderebbe da 3.916,80€ a circa 2.545,92€.
Ricorda infine che l’iscrizione alla Camera di Commercio comporta il versamento di un diritto annuale fisso, che in media è pari a circa € 50, ma può variare leggermente in base alla sede territoriale.
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Regime Forfettario
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Il Regime Forfettario conviene?
Il Regime Forfettario conviene e ti permette di risparmiare su imposte e contributi previdenziali. Al posto dell’IRPEF, è prevista un imposta sostitutiva con una aliquota del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni! Se vuoi approfondire leggi la nostra guida al regime forfettario e richiedi una consulenza gratuita e senza impegno con il form in fondo alla pagina.
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