Hai sentito parlare del regime forfettario ed hai intenzione di aprire Partita IVA a breve?
Forse stai già lavorando in modalità occasionale e vuoi regolarizzarti o trasformarlo in un lavoro stabile e continuativo. Magari stai valutando qualche offerta che ti si è presentata o più semplicemente hai da poco finito i tuoi studi e vuoi iniziare a lavorare come libero professionista o come ditta individuale.
In tutti i casi hai deciso di aprire Partita IVA e non sai da dove cominciare e non conosci come funziona il meccanismo fiscale.
Molte sono le domande che ti assillano alle quali non sai ancora dare una risposta chiara ed esaustiva.
Quante tasse dovrò pagare? E quanti contributi previdenziali all’INPS o alla Cassa di Previdenza Autonoma? A quanto ammontano le spese per aprire Partita IVA o quelle del commercialista?
Se ti poni queste domande e cerchi un commercialista che ti risponda a tutti questi dubbi sei atterrato sulla pagina giusta!
In questa guida completa ti spieghiamo come aprire Partita IVA, quali saranno i passi che devi fare, le spese da sostenere e a quanto ammontano le imposte, i contributi previdenziali ed il costo del commercialista. Mettiti comodo ed in pochi minuti ti spieghiamo tutte queste cose gratuitamente.
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Prestazione Occasionale
Molto spesso chi si affaccia nel mondo lavorativo lo fa senza avere una Partita IVA. In genere quando si inizia a lavorare, si sceglie una modalità più semplice e meno impegnativa comunemente denominata prestazione occasionale. In questo caso il lavoratore emette una semplice ricevuta al committente anche se quest’ultimo è un soggetto con partita IVA.
Tramite lo strumento della prestazione occasionale, si può iniziare un lavoro senza violazione di regole fiscali e senza l’impegno di aprire Partita IVA.
Questo può risultare molto importante soprattutto quando si è agli inizi oppure quando non esiste la certezza di un parco clienti o della stabilità del rapporto di lavoro.
Nonostante possa essere di aiuto, la prestazione occasionale presenta molte limitazioni che spesso possono rappresentare un ostacolo non indifferente.
In alcuni casi diventa addirittura impossibile applicare la prestazione occasionale mentre in altri se concesso non deve superare 30 giorni all’anno per ogni committente e sono vietate forme di promozione e pubblicità.
Quindi, sintetizzando quando l’attività non è più svolta in forma occasionale ma diventa un lavoro che si protrae nel tempo o quando si acquisiscono clienti fissi o introiti costanti nel tempo aprire Partita IVA diventa obbligatorio.
Come Aprire la Partita IVA
Sicuramente a questo punto vorrai sapere come si può aprire Partita IVA ed iniziare la tua attività prima possibile. Ti anticipo che una operazione più rapida di quanto tu possa immaginare e con il nostro servizio occorre un solo giorno a volte anche meno tempo. Oggi grazie ad Internet ed alla telematica tutto questo è possibile.
Come potrai tu stesso valutare andando avanti nella lettura di questa guida i passi sono piuttosto semplici ma le decisioni che stanno dietro e che devi prendere sono importanti ed in certi casi cruciali. Per questo motivo avere al tuo fianco un consulente specializzato e dedicato a tutti questi aspetti è molto importante e sono convinto che ne sei consapevole.
Con il nostro abbonamento che ti presento più avanti puoi avere tutto questo in modo semplice e molto economico. La Partita IVA infatti è inclusa gratis in tutti i nostri abbonamenti senza costi aggiuntivi e se la tua attività è come libero professionista sei già a posto cosi.
Nel caso devi aprire una ditta individuale artigiana o commerciale dovrai anche aggiungere il servizio Pratica ComUnica necessaria per l’Iscrizione al Registro Imprese e SCIA se occorre.
Il prezzo è di 200 € + IVA ma se è acquistata contestualmente al nostro abbonamento è scontata di ben 84 € e costa quindi 160 € IVA Inclusa!
Scelta del regime fiscale
Grazie alla Legge di Bilancio del 2015 puoi aprire Partita IVA con il Regime Forfettario, un regime agevolato che è andato a sostituire il vecchio regime dei Minimi.
Tutte le nuove partite e quelle già attive possono accedervi se vengono rispettati determinati requisiti in primis quello del limite del fatturato che non deve superare i 65.000 € per anno solare.
Se difatti la nuova Partita IVA viene aperta nel corso dell’anno il limite si riduce in proporzione al numero di giorni effettivi svolti dall’attività.
Il Regime Forfettario a differenza di quelli Ordinari presenta la caratteristica che le spese vengono determinate in maniera forfettaria.
Non è possibile dedurre i costi effettivi durante l’anno ma soltanto una quota a forfait attraverso il coefficiente di redditività in base alla tipologia di attività.
Il coefficiente di redditività, viene stabilito in valore percentuale dal Codice Ateco, ma di questo ne parliamo più avanti.
Il reddito imponibile soggetto alla tassazione sarà quindi determinato tenendo conto delle spese forfettarie.
Vediamo alcuni esempi numeri per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Un Architetto che applica il Forfettario alla sua Partita IVA che prevede un coefficiente di redditività pari al 78% incassa nell’anno 30.000 €.
Il suo reddito imponibile verrà calcolato deducendo quindi il 22% di spese forfettarie e sarà quindi di 23.400 €. Vediamo un altro esempio.
Un Agente di Commercio che applica il Forfettario alla sua Partita IVA dove è previsto un coefficiente di redditività pari al 62% incassa nell’anno 40.000 €.
Il suo reddito imponibile verrà calcolato deducendo quindi il 38% di spese forfettarie e sarà quindi di 24.800 €.
Il Regime Forfettario prevede anche il grande vantaggio della bassa tassazione applicata.
Non vengono applicati gli scaglioni IRPEF ma un imposta chiamata appunto sostitutiva all’IRPEF che ha un aliquota del 15%.
Nel caso che sussistono determinati requisiti come ad esempio non aver mai avuto la Partita IVA da diritto ad un aliquota ancora più bassa, il 5% per un arco temporale di 5 anni.
Altro grande vantaggio dei contribuenti Forfettari è quello di essere esentati dall’applicazione dell’IVA durante la fatturazione attiva.
Infine è previsto anche l’esonero da altri adempimenti fiscali come l’utilizzo della fatturazione elettronica, ISA ed altro.
Per la fatturazione attiva esiste solo l’obbligo di numerare in ordine progressivo e conservare le fatture con la semplice applicazione di una marca da bollo da 2 € soltanto se l’importo supera i 77,47 €. Attenzione anche in caso di “fatturazione a zero” sussiste l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi l’anno successivo entro i termini di Legge stabiliti.
Per questo motivo il nostro Abbonamento Gestione Forfettario ti mette al riparo da eventuali dimenticanze perché include anche la dichiarazione dei redditi!
Infine vorrei ricordarti che esistono altre limitazioni per l’applicazione del forfettario che puoi leggere nella nostra Guida al Regime Forfettario ed in altri articoli specifici sul nostro blog e nell’area riservata del sito.
Il codice Ateco
Avrai certamente sentito parlare di lui, il codice ATECO.
Sostanzialmente è un codice numerico univoco che classifica tutte le varie attività nel panorama economico italiano.
Quando si apre una Partita IVA deve essere indicato in modo obbligatorio nella pratica per tutti i tipi di attività, dal libero professionista al commerciante online.
La sua scelta si rileva determinante perché è strettamente connesso al coefficiente di redditività che determina le spese forfettarie detraibili dal reddito lordo della Partita IVA.
Se è necessario è possibile indicare anche più di un codice Ateco al momento dell’apertura oppure aggiungerlo successivamente se vuoi svolgere più attività in contemporanea.
Il consulente a te dedicato del nostro team, sarà in grado di darti tutte le indicazioni per procedere al meglio!
Previdenza
Adesso occupiamoci di quello che è strettamente connesso alla Previdenza che come saprai in Italia è obbligatoria. Devi sapere che non tutte le tipologie di attività con Partita IVA confluiscono alla stessa Cassa Previdenziale. Ci sono categorie di liberi professionisti che essendo iscritti ad Albo o Ordine Professionale a cui accedono mediante esame di abilitazione hanno una Cassa Previdenziale Autonoma. E’ il caso di Geometri, Architetti, Ingegneri, Avvocati, Psicologi, Periti Industriali tanto per citarne alcuni dei più significativi.
Ogni cassa ha il suo statuto, le sue regole deontologiche e specifiche aliquote per la contribuzione a cui ci si deve attenere al momento del versamento dei contributi.
Ma esistono anche moltissime altre attività professionali dove non esiste una precisa regolamentazione e dove non esiste una specifica Cassa di Previdenza Autonoma.
Un Insegnante Yoga, un Amministratore di condominio, un Consulente, un Webmaster dovranno versare i contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS Professionisti.
Per questa categoria i contributi verranno calcolati e versati in modo proporzionale al proprio reddito imponibile applicando un aliquota del 25,72%.
In caso di reddito zero non si dovrà versare nessun contributo.
Nel caso di ditte individuali artigiane e commerciali il discorso cambia sostanzialmente. In questo le Cassa di riferimento sarà Gestione Artigiani e Commercianti INPS, ma rispetto ai professionisti il calcolo dei contributi prevede una soglia contributiva minima chiamato fisso. Anche in caso di reddito pari a zero si dovrà versare quindi la parte fissa minima in modo obbligatorio.
La quota fissa ammonta a circa 3.800 € annui da versarsi in 4 rate trimestrali secondo uno scadenzario ben preciso. In caso di applicazione del regime forfettario, è possibile chiedere la riduzione del 35% e si dovrà versare con le medesime modalità circa 2.500 €. Si dovrà infine applicare anche il contributo aggiuntivo sulla parte eventualmente che eccede il reddito minimo di 15.953 € con un aliquota del 24%. Informazioni più dettagliate su questo aspetto le trovi nelle nostre guide specifiche dedicate alle varie attività oppure all’interno della nostra area riservata.
Costo Commercialista
Giunti a questo punto avrai sicuramente più chiari tutti i passi necessari per iniziare la tua attività ed aprire Partita IVA.
Concentriamoci su un altro aspetto di fondamentale importanza, il consulente di fiducia che ti deve guidare dal punto di vista fiscale per realizzare il tuo business.
Conoscerne in modo preventivo anche i costi è molto importante. Oggi fortunatamente per avere l’assistenza di un buon consulente per tutti gli adempimenti è possibile grazie alla tecnologia.
I costi sostanzialmente sono due:
- pratiche necessarie per l’apertura dell’attività se è di tipo artigianale o commerciale (costo una tantum)
- gestione fiscale completa ed assistenza di un consulente dedicato (canone annuale, semestrale etc)
Con il nostro servizio Gestione Forfettario abbiamo la soluzione adatta per tutte le esigenze.
Se l’attività che devi svolgere è come libero professionista è già tutto incluso, dalla apertura della partita IVA fino alla conservazione digitale della dichiarazione dei redditi.
Quando invece devi aprire un attività di tipo artigianale o commerciale devi aggiungere anche il costo della pratica iniziale per l’iscrizione al Registro delle imprese e l’eventuale SCIA.
Maggiori dettagli li trovi nella scheda dedicata all’abbonamento Gestione Forfettario, ma se hai dubbi contattaci per una call telefonica gratuita dove ti spieghiamo tutto quello che devi sapere.
Un saluto dal Team di regimeforfettario.it
Libri utili
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