Vuoi aprire una partita Iva come traduttore in regime forfettario e hai bisogno di informazioni? Sei un traduttore con partita Iva e vuoi ottimizzare i costi?
Oggi parliamo dell’apertura della partita Iva traduttori in regime forfettario, il regime agevolato in vigore in Italia.
Come avrai sentito dire, il Regime Forfettario è un regime agevolato che può farti risparmiare sulle imposte, sui contributi previdenziali ed i costi di gestione. Al posto della tradizionale IRPEF è prevista un imposta sostitutiva con un aliquota flat del 15% e se possiedi i requisiti richiesti dalla legge può addirittura ridursi al 5% per un periodo di cinque anni.
I costi inerenti l’attività vengono calcolati in modo forfettario grazie al coefficiente di redditività, che varia a seconda del tipo di attività svolta. Ma andiamo per ordine e scopriamo tutti i vantaggi che hai quando applichi il regime forfettario alla tua partita IVA.
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Aprire Partita Iva per traduttore
La figura del traduttore freelance può spesso trasformarsi in un rapporto di lavoro continuativo con l’azienda con la quale si era iniziato a collaborare in modo saltuario.
Se hai deciso di aprire la partita Iva come traduttore, devi effettuare l’iscrizione alla gestione separata dell’INPS, con contribuzione proporzionale al reddito imponibile.
La cosa fondamentale se vuoi aprire partita Iva come traduttore è individuare il codice Ateco corretto.
In questo caso il codice ateco più adatto è:
74.30.00 – Traduzione e interpretariato
Per questa attività con codice ateco 74.30.00 il coefficiente di redditività è pari al 78%.
Ecco alcuni elementi utili per aprire partita iva come traduttore:
- Inquadramento: Professionista
- Requisiti richiesti: No
- Iscrizione Camera Commercio: No
- Previdenza: iscrizione alla Gestione Separata INPS
- Apertura partita Iva: presso l’Agenzia delle entrate modello AA9/12
Approfondimento consigliato
Apertura Partita Iva Regime Forfettario
Regime forfettario traduttore
Indubbiamente, il regime forfettario è il regime più conveniente anche per il traduttore ma si devono rispettare dei requisiti:
- Non percepire al 31/12 dell’anno precedente compensi e ricavi superiori a 85.000€;
- non usufruire di altri regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari ai fini della determinazione del reddito;
- essere residente in Italia oppure produrre in ogni caso in Italia almeno il 75% del reddito;
- non cedere fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.
Se si rispettano i requisiti summenzionati, è possibile godere dell’imposta sostitutiva del 15%, ulteriormente ridotta al 5% per i primi 5 anni di attività. Per maggiori approfondimenti consiglio la lettura di regime forfettario aliquota al 5% o al 15%.
Inoltre, grazie all’adozione del regime forfettario, non si è tenuti ad applicare l’Iva e a tenere i registri contabili.
Approfondimento consigliato:
Guida al regime forfettario
Calcolo tasse traduttore in regime forfettario
Esempio 1
Alberto è un traduttore che nel corso dell’anno incassa ricavi pari a 10.000 € ed adotta ovviamente il regime forfettario.
Reddito lordo: 10.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 5%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 10.000 € x 78%= 7.800 €
Imposta sostitutiva: 7.800 € x 5% = 390 €
Contributi INPS: 7.800 € x 26,07% = 2.033,46 €
Esempio 2
Vediamo invece il caso di Francesco, anche lui traduttore ma è passato in forfettario dall’inizio del 2023, prima applicava il regime semplificato.
Reddito lordo: 30.000 €
Coefficiente di redditività: 78%
Aliquota imposta sostitutiva: 15%
Aliquota Gestione separata INPS: 26,07%
Reddito imponibile: 30.000 € x 78% = 23.400 €
Imposta sostitutiva : 23.400 € x 15% = 3.510 €
Contributi INPS: 23.400 € x 26,07% = 6.100,38 €
Approfondimento consigliato
Calcolo tasse regime forfettario
Modalità di versamento
Le scadenze per i versamenti della gestione separata INPS sono gli stessi delle imposte sui redditi ed anche le modalità di versamento sono le stesse con calcolo dell’acconto e del saldo.
Approfondimento consigliato:
Gestione Separata INPS 2024
Per riepilogare, un traduttore in regime forfettario iscritto alla Gestione Separata INPS, al contrario di artigiani e commercianti non dovrà versare i contributi previdenziali in misura fissa durante l’anno ma lo farà solamente in sede di dichiarazione dei redditi.
Sia le imposte che i contributi andranno versati in percentuale in base ai ricavi prodotti durante l’anno. L’aliquota prevista per i versamenti dei contributi INPS è per il 2024 del 26,07%, mentre per chi è titolare di altra forma previdenziale (come i lavoratori dipendenti) applicano l’aliquota del 24%.
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