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Deduzioni e detrazioni nel regime forfettario: differenze e cosa cambia nel 2025

Deduzioni e detrazioni nel regime forfettario con icone fiscali

Chi ha una Partita IVA in regime forfettario si chiede spesso se può scaricare spese come l’auto, il telefono, i contributi INPS o le spese mediche.

Per capire cosa è possibile portare in deduzione o detrazione è importante fare una distinzione chiara tra deduzioni e detrazioni, e sapere quali regole valgono nel regime forfettario nel 2025.

In questa guida ti spieghiamo in modo semplice:

  • la differenza tra deduzioni e detrazioni fiscali
  • quali sono valide per il regime forfettario
  • come applicarle nella dichiarazione dei redditi

Vedremo anche alcni esempi pratici e risposte alle domande più frequenti.

Deduzioni e detrazioni fiscali: qual è la differenza?

Nel linguaggio fiscale si fa spesso confusione tra deduzioni e detrazioni. Anche se sembrano simili, si tratta di due concetti ben distinti, che influiscono in modo diverso sul calcolo delle tasse.

Cosa sono le deduzioni

Le deduzioni fiscali sono importi che vengono sottratti dal reddito imponibile, cioè dalla base su cui si calcolano le imposte. Più deduzioni hai, più si riduce il reddito su cui paghi le tasse.

Esempio: se hai un reddito imponibile di 30.000 € e deduci 3.000 € di contributi INPS, pagherai le imposte solo su 27.000 €.

Cosa sono le detrazioni

Le detrazioni fiscali, invece, si sottraggono dall’imposta dovuta. Non abbassano il reddito, ma riducono direttamente le tasse da versare.

Esempio: se hai un’imposta da pagare di 2.000 € e hai 300 € di detrazioni (es. spese mediche), pagherai 1.700 €.

Capire la differenza tra dedurre e detrarre è fondamentale per evitare errori e per sfruttare al meglio i benefici fiscali, soprattutto quando compili la dichiarazione dei redditi.

Cosa puoi dedurre nel regime forfettario

Nel regime forfettario, le deduzioni fiscali sono molto limitate. Questo perché il reddito imponibile non viene calcolato partendo dalle entrate meno le spese, ma applicando un coefficiente di redditività.

L’unica vera deduzione ammessa è quella relativa ai contributi previdenziali obbligatori:

  • INPS gestione separata per freelance e professionisti senza albo
  • INPS artigiani e commercianti (percentuale fissa + variabile)
  • Casse professionali (es. Inarcassa, CNPADC, ENPAV…)

Questi contributi sono deducibili dal reddito forfettario prima di calcolare l’imposta sostitutiva (5% o 15%).

Cosa non puoi dedurre

Nel regime forfettario non sono deducibili le seguenti voci:

  • spese per l’auto o trasporti
  • canone di affitto
  • spese bancarie, bollette, software, formazione
  • costi di collaboratori, consulenti o fornitori

Tutti questi costi sono considerati “inclusi” nel calcolo forfettario, quindi non puoi portarli in deduzione uno per uno.

Cosa puoi detrarre nella dichiarazione dei redditi

Se aderisci al regime forfettario, non puoi detrarre le spese nel calcolo dell’imposta sostitutiva, ma puoi comunque usufruire di alcune detrazioni IRPEF nella dichiarazione dei redditi, se hai altri redditi soggetti a IRPEF (es. lavoro dipendente, pensione, affitti).

Le detrazioni più comuni che puoi indicare nel modello Redditi o 730 sono:

  • Spese sanitarie (ticket, visite, farmaci sopra soglia minima)
  • Interessi sul mutuo prima casa
  • Affitto casa (contratto regolare, canone agevolato, ecc.)
  • Spese scolastiche e universitarie per figli o familiari a carico
  • Contributi previdenziali volontari e assicurazioni sanitarie

Queste voci non riducono l’imposta sostitutiva del 15% o 5%, ma possono abbassare l’IRPEF dovuta su altri redditi. Se il forfettario è il tuo unico reddito, potresti non avere IRPEF da pagare, e quindi non sfruttare pienamente queste detrazioni.

Se hai dubbi o vuoi sapere come compilare correttamente la dichiarazione, puoi leggere anche la nostra guida dedicata.

Attenzione: le spese non incidono sull’imposta sostitutiva

Una delle differenze fondamentali tra il regime forfettario e altri regimi fiscali (ordinario o semplificato) è il modo in cui si calcola l’imposta da pagare.

Nel forfettario non conta quanto spendi durante l’anno: l’imposta sostitutiva (al 15% o al 5%) si applica a un reddito determinato forfettariamente, usando il coefficiente di redditività previsto per il tuo codice ATECO.

Non potrai quindi ridurre le tasse versate anche se sostieni molti costi per:

  • strumenti, materiali, software, abbonamenti
  • viaggi, coworking, formazione, collaboratori
  • utenze, auto, commercialista

Queste spese non abbassano l’imposta da pagare. Sono già “presunte” nel sistema fiscale forfettario, che ti riconosce in automatico una quota di costi standard (es. 22% se hai coefficiente 78%).

È per questo che si parla di regime agevolato: è semplice, ma anche rigido.

Esempi pratici e casi comuni

Vediamo ora alcuni casi reali per capire meglio quando puoi dedurre o detrarre spese nel regime forfettario, e cosa cambia in base alla tua situazione.

📌 Esempio 1 – Freelance con solo Partita IVA

Anna è una grafica freelance in regime forfettario. Ha solo il suo reddito da Partita IVA e versa i contributi alla Gestione Separata INPS.

  • ✔️ Può dedurre i contributi INPS dal reddito
  • ❌ Non può detrarre spese mediche: non ha IRPEF da compensare

📌 Esempio 2 – Professionista con anche redditi da lavoro dipendente

Marco è un architetto in regime forfettario, ma lavora anche part-time come dipendente.

  • ✔️ Può dedurre i contributi della cassa professionale
  • ✔️ Può detrarre spese mediche, affitto e mutuo sulla parte IRPEF da lavoro dipendente

📌 Esempio 3 – Commerciante con alti costi fissi

Giulia ha un’attività di vendita online con spese per logistica, packaging e magazzino.

  • ❌ Non può dedurre i costi reali (spedizioni, merce, affitto magazzino)
  • ✔️ Può dedurre solo INPS commercianti
  • 👉 Potrebbe valutare il passaggio al regime semplificato

Come vedi, il regime forfettario può essere molto vantaggioso o molto penalizzante in base al tipo di attività e alla tua situazione personale.

Conclusioni: deduzioni e detrazioni nel forfettario

Nel regime forfettario non puoi dedurre i costi reali né applicare detrazioni IRPEF sull’imposta sostitutiva. Tuttavia, puoi:

  • Dedurre i contributi previdenziali obbligatori (INPS o cassa)
  • Detrarre spese personali (es. sanitarie, affitto, mutuo) solo se hai altri redditi soggetti a IRPEF

Capire questa distinzione è fondamentale per evitare errori e pianificare al meglio le tue imposte. Se il tuo carico di spese è elevato o la tua situazione è più complessa, forse il forfettario non è più il regime ideale.

In questi casi, una valutazione personalizzata ti aiuta a scegliere il regime fiscale più vantaggioso.

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  • Pacchetto Gold – consulenza completa su misura

Ti consigliamo anche di leggere:

  • Guida alla dichiarazione dei redditi per forfettario
  • Come scegliere il regime fiscale migliore
  • Costi deducibili nel regime forfettario

Domande frequenti su deduzioni e detrazioni nel forfettario

❓ Posso scaricare le spese mediche nel forfettario?
Solo se hai altri redditi soggetti a IRPEF (es. lavoro dipendente). In quel caso, puoi detrarre le spese mediche nella dichiarazione dei redditi, ma non incidono sull’imposta sostitutiva.
❓ Le detrazioni IRPEF si applicano anche nel forfettario?
Sì, ma solo se hai capienza IRPEF. Se il tuo unico reddito è soggetto all’imposta sostitutiva (5% o 15%), le detrazioni IRPEF non si applicano.
❓ I contributi INPS o cassa sono deducibili?
Sì, sono l’unica vera deduzione ammessa nel regime forfettario. Riduci il reddito imponibile su cui calcoli l’imposta sostitutiva.
❓ Le spese per corsi, affitto o software si possono dedurre?
No, queste spese non sono deducibili nel regime forfettario. Sono già considerate nel margine forfettario stabilito dal coefficiente di redditività.

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