Luca da Aosta – annullamento avviso in autotutela
Ho ricevuto un avviso dall’Agenzia delle Entrate che mi sembra sbagliato, perché riguarda un pagamento che ho già effettuato mesi fa. In quali casi posso chiedere l’annullamento in autotutela e quali documenti dovrei allegare per aumentare le possibilità che venga accolto?
Ciao Luca e grazie per la tua domanda su annullamento di avviso in autotutela. L’Agenzia delle Entrate può annullare un avviso in autotutela quando riconosce, anche senza una formale istanza del contribuente, ma più spesso a seguito di sua richiesta, che l’atto notificato contiene errori evidenti o è illegittimo.
Ecco i principali casi in cui l’annullamento in autotutela può avvenire.
- errore di persona, ad esempio, l’avviso è intestato o riferito a un contribuente sbagliato
- errore sul presupposto d’imposta, l’Agenzia ha emesso l’avviso su un presupposto inesistente ad esempio, tassazione di un reddito già dichiarato e tassato
- doppia imposizione, è stata richiesta due volte la stessa imposta o tributo per lo stesso periodo e lo stesso fatto
- mancata considerazione di pagamenti già effettuati, il contribuente ha già pagato in tutto o in parte quanto richiesto, ma l’Agenzia non ne ha tenuto conto
- errore materiale o di calcolo, l’atto contiene evidenti errori aritmetici nei conteggi
- sospensione o sentenza favorevole, è intervenuta una sospensione amministrativa o una sentenza definitiva favorevole al contribuente
- decadenza o prescrizione, l’atto è stato notificato oltre i termini previsti dalla legge
- vizi formali: l’atto è stato emesso o notificato in violazione di norme procedurali essenziali
È importante sapere che l’autotutela non è un diritto del contribuente, ma è una facoltà dell’Amministrazione: l’Agenzia può valutare se annullare o meno l’atto anche se sussistono gli errori.
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