E’ stata confermata la proroga delle scadenze fiscali al 21 luglio 2025 relative ai versamenti delle imposte sui redditi 2024 e degli acconti 2025. Tutto questo è stato possibile grazie al decreto fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 giugno 2025. Il provvedimento, ormai sistematico, consente a professionisti, imprese e titolari di partita IVA di beneficiare di una maggiore flessibilità nella gestione degli adempimenti fiscali.
Ad ausilio dei nostri clienti e dei lettori del blog, riportiamo un riepilogo completo e aggiornato delle nuove scadenze fiscali 2025, dei soggetti interessati e delle ulteriori proroghe inserite nel decreto.
Proroga delle scadenze fiscali al 21 luglio 2025: le nuove date ufficiali
La scadenza ordinaria del 30 giugno 2025 viene posticipata secondo il seguente calendario:
- 21 luglio 2025, senza alcuna maggiorazione (il 20 luglio cade di domenica)
- 20 agosto 2025, con maggiorazione dello 0,4% sull’importo dovuto
Il differimento interessa i versamenti riferiti al saldo 2024 e al primo acconto 2025 delle seguenti imposte e contributi:
- IRPEF
- IRES
- IRAP
- addizionali comunali e regionali
- cedolare secca
- imposta sostitutiva per i contribuenti in regime forfettario e di vantaggio
- contributi previdenziali INPS (artigiani, commercianti e professionisti della gestione separata)
- imposta sostitutiva sul maggior reddito concordato, per i soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale
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Soggetti beneficiari della proroga 2025
Possono beneficiare della proroga i seguenti contribuenti:
- soggetti che applicano gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale)
- contribuenti esclusi dagli ISA per cause oggettive di esclusione (es. nuove attività o ricavi sotto soglia)
- titolari di partita IVA che applicano il regime forfettario o di vantaggio
- Partecipanti a società, associazioni e imprese trasparenti soggette ad ISA
Restano invece esclusi dalla proroga i contribuenti persone fisiche che non esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo.
Finalità della proroga fiscale 2025
Come confermato dal Vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo, il differimento risponde alla volontà di favorire il rispetto degli adempimenti fiscali tramite un approccio collaborativo e sostenibile. Si tratta di un rinvio richiesto da tempo dalle categorie professionali, in particolare dai commercialisti, che consente una gestione più ordinata delle scadenze, in linea con i flussi di lavoro degli studi e delle imprese.
La proroga delle imposte 2025 rappresenta un’opportunità per i titolari di partita IVA, i professionisti e le imprese per pianificare i versamenti con maggiore serenità. Tuttavia, il differimento non deve indurre a sottovalutare l’importanza di una corretta programmazione fiscale.
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