In questo articolo vediamo se è possibile lavorare e quanto si può fatturare senza avere la Partita IVA.
Quando si parla di fatturare senza partita IVA” in Italia si intende effettivamente emettere una ricevuta per prestazione occasionale, non una vera e propria fattura. Ma cosa significa? Vediamolo passo passo.
La prestazione occasionale è un tipo di collaborazione saltuaria e non professionale, che consente a chi non ha una Partita IVA di essere pagato per un’attività svolta. Si tratta di un rapporto lavorativo saltuario, quindi non continuativo, non organizzato professionalmente niente sito, brand, social e senza un albo professionale.
È una formula perfetta per chi vuole testare un’attività o guadagnare qualche entrata extra senza vincoli fiscali troppo rigidi.
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Ricevuta per prestazione occasionale
Quando svolgi un’attività occasionale, non emetti una fattura, ma una ricevuta per prestazione occasionale. Questa deve contenere i dati del prestatore e del committente, la descrizione del servizio offerto, l’importo lordo del compenso, la ritenuta d’acconto del 20% (a meno che il committente sia un privato) e deve essere applicata una marca da bollo da 2 €, se l’importo supera 77,47 €. La ritenuta viene versata dal committente direttamente allo Stato e andrà poi riportata nella tua dichiarazione dei redditi.
Quanto si può guadagnare senza aprire la Partita IVA?
La soglia dei 5.000 euro lordi all’anno è quella più citata, ma è importante chiarire che non è un limite assoluto di guadagno. Oltre i 5.000 €, sei obbligato a versare i contributi INPS alla Gestione Separata ma superare questa soglia per un solo committente può far scattare l’obbligo di aprire la Partita IVA se l’attività diventa abituale. In pratica, sotto i 5.000 € non hai obblighi contributivi. Oltre, non sei fuori legge, ma devi gestire anche la parte previdenziale.
Quando è obbligatorio aprire la Partita IVA?
Non è tanto una questione di quanto incassi, ma di come lavori. Devi aprire la Partita IVA se svolgi l’attività in modo continuativo, hai più clienti o ti promuovi attivamente ed organizzi il lavoro con strumenti, brand, pubblicità. Anche se non superi i 5.000 €, se svolgi un’attività in modo sistematico e professionale, devi aprire la Partita IVA per essere in regola.
Vantaggi e svantaggi della prestazione occasionale
Tra i principali vantaggi della prestazione occasionale:
- Nessun obbligo di aprire la P. IVA
- Adatta a collaborazioni saltuarie
- Buona per testare un’attività
- Nessuna tenuta contabile obbligatoria
Gli svantaggi più evidenti della prestazione occasionale:
- Non puoi dedurre spese
- Marca da bollo obbligatoria sopra 77,47 €
- Immagine meno professionale per clienti business
- Contributi INPS se superi 5.000 € lordi/anno
Quando conviene passare alla Partita IVA?
Se hai più clienti, lavori regolarmente o punti a crescere nel tempo, la Partita IVA (in particolare nel regime forfettario) diventa conveniente. Ti permette di dedurre una quota forfettaria di spese, evitare problemi fiscali e presentarti in modo professionale.
Fatturare senza Partita IVA è possibile, ma solo a determinate condizioni: saltuarietà, occasionale, senza continuità né organizzazione imprenditoriale. Se invece l’attività cresce, meglio passare a una gestione fiscale completa.
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