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Codici ATECO forfettario professionisti: come scegliere quello giusto

Infografica illustrata sui codici ATECO per professionisti nel regime forfettario 2025

La scelta del codice ATECO è uno dei passaggi fondamentali per avviare un’attività in regime forfettario. Ogni professionista deve identificare il codice corretto che rappresenta la propria attività secondo la classificazione dell’Agenzia delle Entrate. In questa guida aggiornata al 2025, vediamo quali sono i codici ATECO più comuni per i liberi professionisti e come selezionare quello più adatto al proprio profilo per evitare problemi fiscali o restrizioni future.

Per un quadro completo, leggi anche la guida al regime forfettario per professionisti pubblicata sul nostro blog.
✅ Scegliere il giusto codice ATECO è fondamentale per accedere correttamente al regime forfettario e beneficiare della tassazione agevolata.

Cos’è il codice ATECO e perché è importante

Il codice ATECO è una sequenza numerica che identifica l’attività economica svolta da un soggetto con Partita IVA. È utilizzato dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS per classificare le attività e determinare obblighi fiscali e previdenziali. La scelta corretta del codice ATECO è particolarmente rilevante per i professionisti in regime forfettario, perché può influire su:

  • ✅ Il coefficiente di redditività applicato per il calcolo del reddito imponibile
  • ✅ L’accesso a determinate agevolazioni fiscali
  • ✅ L’inquadramento previdenziale (gestione separata INPS o altre casse)

Un codice errato può portare a controlli fiscali, esclusione dal regime forfettario o adempimenti non coerenti con l’attività svolta.

Per conoscere nel dettaglio i requisiti per accedere al regime forfettario consulta questa guida specifica.

Esempi di codici ATECO per professionisti

Ogni professionista, al momento dell’apertura della Partita IVA, deve indicare il proprio codice ATECO. Questo codice identifica l’attività svolta e ha un impatto su numerosi aspetti, come la percentuale di redditività nel regime forfettario, il tipo di inquadramento INPS e gli eventuali obblighi contributivi. Selezionare il codice giusto è quindi una scelta strategica e va fatta con attenzione.

Di seguito riportiamo alcuni dei codici ATECO più utilizzati da professionisti e freelance nel 2025:

  • 📌 74.99.99 – Tutte le altre attività varie professionali, scientifiche e tecniche n.c.a
  • 📌 70.20.09 – Consulenza imprenditoriale e altre attività di consulenza gestionale n.c.a.
  • 📌 62.20.10 – Attività di consulenza informatica
  • 📌 85.59.20 – Corsi di formazione e corsi di aggiornamento professionale
  • 📌 69.10.10 – Attività legali e giuridiche
  • 📌 71.11.09 – Attività di architettura n.c.a.

Ricorda che la corretta scelta del codice ATECO può anche determinare l’accesso a specifiche agevolazioni fiscali o la necessità di iscrizione a determinati enti previdenziali (es. Gestione Separata INPS, casse professionali).

🔗 Consulta qui l’elenco ufficiale dei codici ATECO 2025 disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Come scegliere il codice ATECO corretto

La scelta del codice ATECO non è solo un passaggio formale, ma una decisione che incide direttamente sulla fiscalità, sui contributi previdenziali e sulla gestione della Partita IVA nel lungo periodo. Un errore in questa fase può comportare conseguenze come l’esclusione dal regime forfettario o l’obbligo di versamenti non previsti.

Per scegliere correttamente:

  • ✅ Analizza la tua attività: descrivi in modo chiaro i servizi che offri e il tuo modello di lavoro.
  • ✅ Verifica la compatibilità con il regime forfettario: alcuni codici potrebbero escluderti o prevedere percentuali di redditività svantaggiose.
  • ✅ Consulta la tabella dei codici ATECO sul sito dell’Agenzia delle Entrate o confrontati con un commercialista esperto.
  • ✅ In caso di attività miste, scegli il codice prevalente e valuta se inserire un’attività secondaria.

💡 Un professionista che lavora come formatore ma realizza anche contenuti digitali può, ad esempio, scegliere tra il codice 85.59.20 (per la formazione) o 74.90.99 (per attività multimediali non classificate).

🎯 La chiave è individuare il codice che meglio rappresenta la tua attività principale, anche in previsione dell’evoluzione futura del tuo lavoro.

✅ In sintesi: per accedere e mantenere il regime forfettario nel 2025, un professionista deve avere ricavi entro 85.000 €, non partecipare a società, non superare 35.000 € di reddito da lavoro dipendente (salvo prevalenza del reddito autonomo), scegliere un codice ATECO compatibile e rispettare tutti i requisiti soggettivi previsti dalla normativa.

Errori da evitare nella scelta del codice ATECO

La scelta del codice ATECO è cruciale per il corretto inquadramento fiscale. Un errore può comportare conseguenze negative, come l’esclusione dal regime forfettario o una tassazione inadeguata.

Ecco gli errori più comuni da evitare:

  • ❌ Utilizzare un codice non aggiornato: i codici ATECO vengono aggiornati periodicamente, assicurati di scegliere quello attuale.
  • ❌ Indicare un codice non coerente con l’attività svolta: deve rispecchiare concretamente la tua professione. Un codice errato può creare problemi in fase di controlli fiscali.
  • ❌ Sottovalutare l’importanza del coefficiente di redditività: ogni codice ha un proprio coefficiente forfettario, che incide sul reddito imponibile. Scegliere il più adatto può farti risparmiare.
  • ❌ Non aggiornare il codice in caso di variazione dell’attività: se cambi attività, devi aggiornare anche il codice ATECO presso l’Agenzia delle Entrate.
⚠️ Verifica con attenzione il codice ATECO in fase di apertura della Partita IVA o in caso di modifica dell’attività per non perdere i benefici fiscali del regime forfettario.

Domande frequenti

❓ Posso scegliere liberamente il mio codice ATECO?
Sì, ma deve essere coerente con la tua attività effettiva. Una scelta errata può compromettere l’accesso al regime forfettario o comportare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
❓ Devo comunicare ogni anno l’adesione al regime forfettario?
No, una volta aderito, il regime resta attivo finché non vengono meno i requisiti. Tuttavia, è importante monitorare la situazione annualmente.
❓ Posso modificare il codice ATECO in seguito?
Sì, ma solo se l’attività cambia realmente. La modifica va comunicata all’Agenzia delle Entrate e può avere conseguenze fiscali.

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