• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa al piè di pagina

Regime Forfettario

La guida per la tua partita Iva forfettaria

  • Inizia da qui
  • Tariffe
  • Contattaci
  • Guide
  • Consulenze
  • Scadenze

Codice ATECO nel regime forfettario: come sceglierlo senza errori

Illustrazione digitale con scritta "Codice ATECO" e grafica fiscale, rappresenta la scelta del codice giusto nel regime forfettario

Hai scelto il codice ATECO giusto per aprire la tua Partita IVA in regime forfettario?
Il codice ATECO è uno degli elementi più delicati da scegliere quando si apre la Partita IVA in regime forfettario. Non si tratta solo di una formalità: questo codice identifica la tua attività agli occhi del fisco, determina il coefficiente di redditività e può influenzare l’accesso al regime agevolato.

In questa guida ti spieghiamo come funziona il codice ATECO, come scegliere quello giusto e quali errori evitare.

Perché il codice ATECO è fondamentale nel regime forfettario

Il codice ATECO non è soltanto un’etichetta che identifica l’attività svolta: nel regime forfettario assume un ruolo determinante sotto più punti di vista fiscali. Sceglierlo in modo corretto e consapevole può fare la differenza tra una gestione fiscale ottimizzata e un inquadramento errato, che potrebbe persino comportare l’esclusione dal regime.

Ecco perché è così importante:

  • Identifica il tipo di attività svolta: è il codice che compare in tutti i documenti fiscali ufficiali, comunicato all’Agenzia delle Entrate in fase di apertura.
  • Determina il coefficiente di redditività: a ciascun codice ATECO corrisponde un coefficiente, che viene utilizzato per calcolare il reddito imponibile. Un’attività può avere il 67%, un’altra il 78% o il 40%. Più basso è il coefficiente, meno tasse si pagano a parità di incassi.
  • Influenza il tipo di contribuzione INPS: alcune attività rientrano nella gestione separata, altre nella gestione commercianti o artigiani, con aliquote e obblighi diversi.
  • Condiziona l’accesso al forfettario: alcuni codici ATECO sono incompatibili con il regime agevolato oppure possono far scattare attività che richiedono specifiche autorizzazioni o regimi IVA particolari.

Per questi motivi, non scegliere mai il codice ATECO da solo o copiando quello di un altro professionista: basta un errore formale per ritrovarsi con tasse più alte, esclusione dal forfettario o problemi con l’INPS.

Nei prossimi paragrafi ti spieghiamo come scegliere il codice corretto e quali sono quelli più utilizzati nelle attività professionali e commerciali.

Come scegliere il codice ATECO giusto per il regime forfettario

Scegliere il codice ATECO corretto è uno dei passaggi più importanti – e delicati – nella fase di apertura della Partita IVA. Il codice deve rappresentare in modo chiaro e veritiero l’attività principale svolta, e deve essere coerente con la tua realtà lavorativa, sia oggi che in prospettiva.

Ecco alcuni consigli pratici per scegliere il codice giusto:

 1. Parti dalla tua attività reale

Descrivi con parole semplici cosa fai ogni giorno nel tuo lavoro. Ad esempio:

  • Creo siti web per clienti
  • Faccio consulenza marketing
  • Vendo prodotti artigianali online

Questa descrizione ti servirà per confrontarla con le definizioni ufficiali del catalogo ATECO.

2. Consulta la classificazione ufficiale

Puoi cercare il codice sul sito dell’ISTAT o dell’Agenzia delle Entrate (anche tramite il tuo commercialista). Fai attenzione:

  • alcuni codici sono generici, altri più specifici
  • in caso di dubbio, è preferibile scegliere il codice più preciso possibile

👉 Se svolgi più attività, scegli quella prevalente in termini di fatturato.

3. Verifica il coefficiente di redditività

Nel regime forfettario, ogni codice ATECO ha un coefficiente che serve a calcolare la base imponibile (e quindi le tasse). Vediamo alcuni esempi nella tabella seguente:

Tipo di commercialista Prezzo medio annuale Servizi inclusi tipici
Studio tradizionale 600 € – 1.000 € Consulenza, dichiarazione, F24, supporto
Commercialista online 250 € – 400 € Tutto incluso in modalità digitale
Software automatizzati 149 € – 300 € Fatturazione + dichiarazione automatica

Un coefficiente più basso può ridurre sensibilmente le imposte dovute.

4. Attenzione ai codici a rischio

Nel regime forfettario, ogni codice ATECO ha un coefficiente che serve a calcolare la base imponibile (e quindi le tasse). Vediamo alcuni esempi nella tabella seguente:

  • non sono ammessi nel forfettario (es. gestione di immobili in alcuni casi)
  • attivano obblighi IVA anche nel forfettario
  • rientrano in regimi contributivi obbligatori (es. gestione artigiani/commercianti INPS)

 Il nostro consiglio: farti assistere da un consulente esperto ti permette di:

  • evitare errori formali o fiscali
  • ottimizzare il coefficiente e le imposte
  • partire subito con un inquadramento corretto

👉 Attiva ora l’apertura gratuita con consulenza ➝

Codici ATECO più usati nel regime forfettario

Alcune attività ricorrenti tra freelance, artigiani e microimprese adottano da anni il regime forfettario grazie alla semplicità fiscale e ai bassi adempimenti. Qui trovi un elenco dei codici ATECO più comuni tra i professionisti che aprono la Partita IVA con questo regime, suddivisi per categoria.

Attività Codice ATECO Coefficiente di redditività
Consulente informatico 62.02.00 78%
Consulente marketing 70.22.09 78%
Grafico e designer freelance 74.10.21 78%
Copywriter e content creator 74.90.99 78%
Formatore/docente autonomo 85.59.20 78%
Attività Codice ATECO Coefficiente di redditività
Parrucchiere 96.02.01 67%
Estetista 96.02.02 67%
Idraulico 43.22.01 67%
Elettricista 43.21.01 67%
Falegname 43.32.01 67%
Attività Codice ATECO Coefficiente di redditività
Commercio al dettaglio online 47.91.10 40%
Vendita su marketplace 47.91.10 40%
Negozio fisico generico 47.19.10 40%
Rivenditore prodotti artigianali 47.78.34 40%
Commercio ambulante 47.89.04 40%

 Errori da evitare nella scelta del codice ATECO

 Anche se la scelta sembra semplice, nella pratica molti commettono errori comuni. Ecco quelli da evitare:

  • Scegliere il codice solo per pagare meno tasse
    Alcuni cercano il codice con coefficiente più alto: ma se non rappresenta davvero la tua attività, può causare problemi in fase di accertamento.
  • Utilizzare codici troppo generici
    Codici “onnicomprensivi” (es. 74.90.99) possono essere usati, ma sono più esposti a controlli.
  • Copiare il codice di un altro professionista
    Anche se simile, ogni attività è diversa. Il codice va scelto in base a cosa fai tu, non altri.
  • Modificare il codice in autonomia su FiscoOnline o software
    Qualsiasi variazione va valutata da un professionista.

Come cambiare il codice ATECO dopo l’apertura della Partita IVA

Hai già aperto la Partita IVA ma ti sei accorto di aver scelto un codice sbagliato o troppo limitante? È possibile modificarlo con una variazione dell’attività tramite il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è importante sapere che:

  • la variazione non è retroattiva
  • bisogna valutare eventuali effetti su INPS e altri enti
  • può comportare la perdita dei requisiti del regime forfettario

 

Domande frequenti

❓ Cos’è il codice ATECO e a cosa serve?
Il codice ATECO è una classificazione numerica che identifica l’attività economica svolta da un soggetto. Serve per determinare le aliquote fiscali, il coefficiente di redditività nel regime forfettario e il corretto inquadramento contributivo.
❓ Come faccio a sapere qual è il codice ATECO giusto per la mia attività?
Puoi consultare la tabella ATECO dell’Agenzia delle Entrate o rivolgerti a un commercialista. Il codice corretto si sceglie in base all’attività prevalente, non a quella accessoria o occasionale.
❓ Posso avere più di un codice ATECO?
Sì, è possibile indicare più codici secondari, ma ai fini fiscali e contributivi conta il codice principale. Attenzione a non indicare attività incompatibili tra loro.
❓ È possibile cambiare il codice ATECO dopo l’apertura della Partita IVA?
Sì, con una pratica di variazione all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, è importante valutare le conseguenze fiscali, soprattutto se si è nel regime forfettario.
❓ Il codice ATECO influenza le tasse?
Sì. Ogni codice ha un diverso coefficiente di redditività, che determina il reddito imponibile su cui si calcolano imposte e contributi nel regime forfettario.

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

Regimeforfettario.it

La guida italiana per il regime forfettario
P.IVA 01843800473
REA: PT-184294

Risorse

Guide forfettario
Codici Ateco
Domande e risposte
Scadenze fiscali
Consulenze private

Unisciti a noi

Come funziona
Contattaci
Tariffe
Da oggi seguici anche su Spotify!

internet law

Termini e condizioni - Privacy - Cookies
  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Telegram
  • YouTube

Copyright © 2025 Regimeforfettario · CREDITS