Valentina da Bari – differenza tra accertamento fiscale, avviso bonario e cartella esattoriale
Cosa cambia tra accertamento fiscale, avviso bonario e cartella esattoriale e come bisogna comportarsi in ciascun caso?
Ciao Valentina e grazie per la tua domanda su differenza tra accertamento fiscale, avviso bonario e cartella esattoriale. Accertamento fiscale, avviso bonario e cartella esattoriale sono tre strumenti differenti attraverso cui l’Agenzia delle Entrate può comunicare al contribuente irregolarità, debiti o imposte da pagare. Comprendere le differenze tra questi termini è fondamentale per sapere come comportarsi e quali diritti o possibilità di difesa hai.
Accertamento fiscale
L’accertamento fiscale è un atto formale con cui l’Agenzia delle Entrate comunica al contribuente che sono emerse anomalie o imposte non dichiarate (es. redditi omessi, IVA non versata, deduzioni non spettanti). Può essere preceduto da controlli automatizzati o indagini più approfondite e comporta spesso la richiesta di imposte, sanzioni e interessi. A seguito di un accertamento, il contribuente ha diritto a difendersi, presentare documentazione o accedere a forme di definizione agevolata (es. accertamento con adesione).
Avviso Bonario
L’avviso bonario è una comunicazione meno “formale” rispetto all’accertamento. Viene inviato dopo un controllo automatico (ad esempio della dichiarazione dei redditi o IVA) e segnala piccoli errori, omissioni o incoerenze. Si tratta di un invito al pagamento con sanzioni ridotte, e non comporta ancora alcuna iscrizione a ruolo o riscossione forzata. Se paghi entro i termini indicati, eviti l’emissione di una cartella.
Cartella esattoriale
La cartella esattoriale (o cartella di pagamento) è invece l’atto con cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione richiede formalmente il pagamento di tributi non versati, multe o contributi, già iscritti a ruolo. Può derivare da un avviso non pagato, da un accertamento divenuto definitivo o da un controllo dell’INPS. La cartella può portare, in caso di mancato pagamento, all’attivazione delle procedure di riscossione coattiva: pignoramenti, fermi amministrativi o ipoteche.
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